No Ponte Calabria “no allo spreco, si alla messa in sicurezza del territorio”

Mentre il governo italiano e l’Unione Europea destinano centinaia di miliardi a opere inutili e alle spese militari, i recenti eventi sismici ai Campi Flegrei e a Catanzaro ci ricordano che la vera emergenza è un’altra: la sicurezza delle persone e del territorio.
Secondo il Rapporto Infrastrutture 2024, su 483 miliardi di euro destinati alle opere strategiche, solo il 44,1% riguarda lavori ultimati o in corso, mentre oltre il 25% è bloccato in opere ferme, tra cui il Ponte sullo Stretto.
Un progetto da circa 15 miliardi, che devasterà un ecosistema unico senza risolvere alcun problema di mobilità, mentre strade e scuole cadono a pezzi.
Mentre il ministro Salvini rinvia per l’ennesima volta la fantomatica apertura dei cantieri, i governi europei si preparano a investire 800 miliardi in armamenti, accelerando la corsa verso la guerra invece di rispondere ai bisogni reali delle persone.
La sicurezza di cui abbiamo bisogno non è quella delle armi, ma quella delle nostre case, delle scuole, degli ospedali e delle infrastrutture essenziali.
Gli sciami sismici di questi giorni hanno costretto centinaia di persone a dormire in strada per paura di nuove scosse. Eppure, l’Italia è uno dei paesi a più alto rischio sismico d’Europa.
Quante vite potrebbero essere salvate, quanti posti di lavoro si potrebbero creare con un piano nazionale di messa in sicurezza del territorio, edilizia antisismica e manutenzione delle infrastrutture?
La vera grande opera non è il Ponte, non è alimentare l’industria bellica, ma la cura del territorio e delle comunità. Basta soldi sprecati, pretendiamo investimenti reali per la sicurezza e il futuro del paese!
NO Ponte Calabria