Reggio Calabria

USB e Terra e Libertà chiedono di incontrare il Sindaco di Rosarno per proporre un modello di accoglienza dignitoso e autogestito

Nella giornata odierna, l’Unione Sindacale di Base (USB) Reggio Calabria e l’associazione Terra e Libertà – Piana di Gioia Tauro hanno formalmente inoltrato al Sindaco di Rosarno una richiesta di incontro per affrontare la questione abitativa dei lavoratori stranieri e discutere della possibilità di un modello di gestione dignitoso e autogestito per le palazzine di Contrada Serricella.

L’esperienza di Terra e Libertà, già soggetto gestore dell’insediamento di Torretta Antonacci a Foggia, che conta più di duemila presenze, dimostra come l’auto-organizzazione dei lavoratori stranieri non sia un’utopia, ma una concreta possibilità di riscatto e dignità.

Il progetto pensato da Terra e Libertà – Piana di Gioia Tauro, insieme a USB e ad altre realtà sociali del territorio, rappresenterebbe un’inversione di tendenza rispetto a modelli fallimentari che hanno disperso ingenti risorse pubbliche per strutture poi abbandonate alla scadenza dei finanziamenti.

Al contrario, esempi virtuosi come quello di Dambe So, l’ostello solidale di San Ferdinando cui si ispira questa proposta, testimoniano che un’accoglienza dignitosa e sostenibile è possibile se costruita dal basso, con il protagonismo diretto dei lavoratori.

Una proposta questa che rientra in una prospettiva più generale  per il diritto all’abitare che riguarda tutti i residenti del territorio che si trovano in una situazione di difficoltà senza distinzione di categorie.

Nella richiesta di incontro avanzata al Sindaco di Rosarno, si propone di avviare un’esperienza pilota in una delle palazzine di Contrada Serricella, affidandone la gestione, a titolo gratuito, a Terra e Libertà e a una rete di realtà solidali, con il supporto di Mediterranean Hope.

“Riteniamo che la possibilità di moltiplicare esperienze positive come questa sia un’opportunità non solo per i lavoratori stranieri, spesso costretti a vivere in condizioni disumane, ma per l’intero territorio, troppo spesso additato per eventi negativi, ma che, attraverso soluzioni concrete e dignitose, può invece diventare un esempio di accoglienza e gestione virtuosa”, dichiarano Peppe Marra (USB Calabria) e Modou Drame (Terra e Libertà – Piana di Gioia Tauro).

USB e Terra e Libertà restano in attesa di un riscontro da parte del Sindaco e ribadiscono la loro disponibilità a un confronto costruttivo per dare avvio a un percorso di dignità, autonomia e giustizia sociale per i lavoratori braccianti della Piana di Gioia Tauro.

USB Reggio Calabria

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