Reggio Calabria

Noi Siamo Arghillà commenta lo sgombero e i diritti calpestati al comparto 6

Il diritto alla casa non è uno slogan elettorale, ma un dovere costituzionale.

“Un fulmine dal cielo la notizia dello sfratto di 110 famiglie nel quartiere di Arghillà. Quella che viene presentata come una mera “esigenza di sicurezza” tema che nessuno intende sottovalutare si configura, alla luce dei fatti e della normativa vigente, come una misura sproporzionata, frettolosa e profondamente lesiva dei diritti fondamentali dei cittadini coinvolti.”

Così, il Gruppo Civico “Noi Siamo Arghillà – La Rinascita” intende prendere una posizione ferma e chiarificatrice rispetto all’Ordinanza Sindacale n. 26 del 26 marzo 2025, con la quale si dispone lo sgombero forzato dell’immobile ATERP sito nel Comparto 6, Cantiere 890, composto da 110 alloggi abitati da famiglie in condizioni di estrema fragilità sociale ed economica.

“La nostra Costituzione, all’articolo 47, sancisce il diritto alla casa come diritto primario.

Altresì, la Legge Regionale 8/1995, recentemente modificata nel 2024, fornisce strumenti chiari per affrontare situazioni di occupazione senza titolo, prevedendo la possibilità di regolarizzazione provvisoria per chi ha presentato istanza, in attesa di un esito definitivo.

Eppure, l’ordinanza appena firmata dal Sindaco Giuseppe Falcomatà ignora tutto questo, come se la normativa regionale non esistesse, come se la povertà e il disagio fossero una colpa da punire e non una condizione da affrontare con responsabilità e umanità” spiega così Patrizia D’Aguì, Presidente del Gruppo Civico.

“Nonostante l’ordinanza giustifichi lo sgombero per motivi di sicurezza, la Legge Regionale 8/1995 permette la regolarizzazione temporanea degli alloggi non conformi alle normative igienico-sanitarie, soprattutto in situazioni di disagio sociale.

Prima di ricorrere allo sgombero, dunque, sarebbe stato necessario intervenire per migliorare le condizioni abitative” prosegue D’Aguì.

“È grave anzi, gravissimo che si ricorra a questa misura senza alcuna soluzione abitativa alternativa, senza un piano sociale di ricollocamento, senza alcuna verifica puntuale delle istanze di regolarizzazione pendenti. Ancor più grave è che, a fronte della lentezza degli enti gestori nell’evasione delle pratiche, siano le famiglie a pagare il prezzo più alto.

Famiglie che hanno dimostrato volontà di mettersi in regola, che si sono autodenunciate, che hanno chiesto di poter vivere nella legalità, e che oggi si ritrovano con un’ordinanza sulla testa come un colpo alla dignità.”

“Riteniamo inaccettabile che la responsabilità venga scaricata su una fascia di popolazione estremamente fragile, mentre il Comune di Reggio Calabria, che dovrebbe farsi carico della tutela dei più deboli, sceglie la via più semplice: quella dell’espulsione.

E lo fa, guarda caso, in un momento politicamente “strategico”, alimentando più di un sospetto” ha puntualizzato la Presidente.

“In base a quanto esposto, il Gruppo Civico ‘Noi siamo Arghillà – La Rinascita’ chiede che l’Ordinanza Sindacale di sgombero venga nel più breve tempo possibile revocata o sospesa fino a quando non sarà fatta una completa verifica della situazione giuridica e amministrativa degli occupanti, nel rispetto delle normative regionali e dei diritti umani” ha continuato D’Aguì.

“Invitiamo le autorità competenti a considerare con maggiore attenzione le legittime aspettative degli occupanti e a privilegiare soluzioni che salvaguardino la dignità e i diritti delle persone.”

“Ribadiamo con fermezza la nostra disponibilità a un confronto costruttivo con le istituzioni, auspicando soluzioni giuste e rispettose dei diritti di tutti.

È fondamentale che le autorità coinvolgano tutte le associazioni nei tavoli di discussione, promuovendo un processo democratico e inclusivo. Solo così si potrà affrontare in modo adeguato questo tema, che riguarda e tocca profondamente il cuore e la sensibilità dell’intera comunità cittadina” ha concluso Patrizia D’Aguì “Le famiglie non possono essere trattate come numeri o “problemi” da rimuovere: sono cittadini, sono esseri umani, hanno volti, storie, diritti.

Solo con un approccio umano, giuridicamente corretto e socialmente equo potrà rispondere in maniera degna a questa emergenza

Per il Gruppo Civico “NOI SIAMO ARGHILLÀ – La Rinascita”
Il Presidente
Patrizia D’Aguì

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio
× Invia la tua notizia!