Crotone, celebrato il 173° Anniversario della fondazione della Polizia di Stato

Questa mattina, a Crotone, è stato celebrato il 173° Anniversario dalla fondazione della Polizia di Stato, nel segno del tema “ Esserci sempre ”.
La cerimonia è stata preceduta dalla deposizione di una corona di alloro presso il “Monumento ai Caduti” posto all’interno del cortile della Questura, da parte del Questore della provincia di Crotone Renato Panvino, alla presenza del Prefetto Franca Ferraro, per rendere gli onori ai caduti della Polizia di Stato.
Successivamente, la cerimonia è proseguita presso il teatro “Vincenzo Scaramuzza”, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose.
Dopo la lettura dei messaggi del Presidente della Repubblica, del Ministro dell’Interno e del Capo della Polizia, il Questore Renato Panvino dinanzi ad un teatro occupato in ogni ordine di posto da numerosi giovani, cittadini, familiari dei poliziotti ed Autorità ha tenuto un discorso celebrativo con cui ha illustrato le attività svolte e i risultati conseguiti nel corso dell’anno dalle varie articolazioni della Polizia di Stato della provincia, dando atto dell’impegno e del sacrificio di tutto il personale.
In particolare il Questore si è soffermato, rivolgendosi ai giovani, sulle tematiche relative al cyber-bullismo, all’uso degli stupefacenti e degli alcolici.
Il suo appello accorato è stato quello di stigmatizzare tutti quei comportamenti che tendono a ridicolizzare attraverso i social i ragazzi meno fortunati, che non vestono alla moda e che per errore di lavaggio indossano i pantaloni rosa, non umiliate gli ultimi, solo cosi sarete cittadini equilibrati, educati e migliorerete la nostra società presente e futura.
Altro tema toccato dal Questore è stato quello della violenza sulle donne ricordando gli omicidi di due giovani studentesse avvenuti qualche giorno addietro ed, in particolare, ha ricordato Sara ed Ilaria intimando con passione che l’amore verso una donna non si manifesta con la violenza ma si manifesta attraverso il rispetto, la protezione, la condivisione, il confronto e l’accettazione delle idee.
Ulteriore passaggio toccato dal Questore è quello della presenza di amministratori che tengono i piedi in due staffe, uno in quello della criminalità mafiosa e l’altro nella gestione dell’ente, in tutti questi casi l’azione dello Stato è stata immediata con lo scioglimento delle amministrazioni comunali commissariandole per poi restituirle ai cittadini esprimendo questi amministratori onesti.
Altresì, il Questore ha fatto cenno al bene confiscato alla mafia nel territorio di Limbadi e restituito alla collettività ospitando una caserma dei Carabinieri, la Calabria sta cambiando ed i calabresi hanno alzato la testa.
Infine, sono stati premiati gli alunni delle scuole che si sono distinti nello svolgimento di un elaborato dal titolo “Cosa ti aspetti che un poliziotto faccia per la tua città?”.
La cerimonia ha visto anche premiati gli uomini e le donne della Polizia di Stato che si sono contraddistinti in operazioni di Polizia nell’anno in corso.
La cerimonia della Polizia di Stato è stata salutata da una foltissima rappresentativa di studenti ed insegnanti ed ad allietare i presenti è stata fatta esibire un’orchestra composta da alunni del Liceo musicale “Gravina” i quali hanno suonato diversi brani raccogliendo i consensi unanimi dell’affollatissimo teatro “Scaramuzza”.