Accentramento dei Consorzi di Bonifica, Brunetti “la Regione ascolti l’allarme del territorio”
“Il progetto di accorpamento degli attuali undici organismi in un unico centro regionale aggiunge Brunetti produrrebbe infatti un allontanamento sostanziale dalle istanze territoriali che la Calabria, ma soprattutto i calabresi, non possono in alcun modo permettersi, specie in un ambito nevralgico come quello della difesa del suolo, del contrasto ai fenomeni di dissesto idrogeologico e della gestione del patrimonio idrico che in Calabria costituisce un asset strategico spesso salito agli onori della cronaca per la necessità di implementare strumenti e risorse a disposizione”.
“Se qualcosa non funziona ha aggiunto Brunetti in una delle strutture ad oggi presenti, è chiaro che va sistemato, ma non possiamo gettare via il bambino con l’acqua sporca mortificando il brillante lavoro promosso in questi anni dalle autorità territoriali, come ad esempio quella del Basso Jonio reggino, efficacemente governata dal Presidente Giandomenico Caridi, che intendo ringraziare per aver promosso questa battaglia di merito e per aver coinvolto, ben al di là di ogni appartenenza politica, esponenti politici, sindacali ed istituzioni territoriali, che si sono espressi in maniera unanime ed in modo del tutto univoco contro la riforma regionale”.
“La Regione ascolti l’allarme dei territori aggiunge Brunetti non ci convince la proposta di una riforma totalmente calata dall’alto che nei fatti produce il rischio di creare l’ennesimo carrozzone a trazione regionale, improduttivo e disfunzionale rispetto alle reali esigenze di un territorio vasto e variegato come quello calabrese, che peraltro andrebbe a determinare un pesante difetto nella gestione contabile, azzerando debiti e crediti delle attuali strutture e quindi mettendo in ginocchio migliaia di agricoltori ed operatori del settore con pesanti interrogativi anche per ciò che riguarda i livelli occupazionali”.
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