Accesso al Fondo Unico per lo Spettacolo, traguardo di prestigio per cinque imprese culturali reggine
Si è svolta presso la biblioteca di Palazzo Alvaro la conferenza stampa che ha voluto rendere noto, alla comunità cittadina l’importante traguardo raggiunto da cinque imprese reggine operanti nel mondo dello Spettacolo: Scena Nuda, Traiectoriae, Mana Chuma, Spazio Teatro e Senocrito.
Si tratta di realtà che da tempo si sono distinte nella produzione di eventi nell’ambito del teatro o della musica, con prestigiosi e riconosciuti risultati a livello territoriale e nazionale.
Sono stati i referenti stessi delle imprese a sottolineare l’enorme soddisfazione non solo per l’accesso al FUS ma anche e soprattutto perché il riconoscimento saluta l’esordio delle stesse imprese nella scena culturale nazionale.
Qualità di programmazione, ricerca e tenacia sono alcune delle caratteristiche che emergono dalla presentazione di ogni singola realtà; attività figlie dei nostri territori che hanno lavorato a sud del sud per raggiungere quel livello che altrove non incrocia spesso le enormi difficoltà e gli ostacoli atavici del settore cultura dalle nostre parti.
Questo è motivo di orgoglio condiviso che dimostra, ancor di più, che si può e si deve “vivere” di cultura anche dove sembra tutto impossibile.
L’Assessora alle Attività Produttive del Comune di Reggio Irene Calabrò ha voluto rilevare che “il provvedimento è arrivato dopo uno dei momenti più difficili per tutto il settore, a causa delle restrizioni anticovid; motivo per cui il Ministero della Cultura aveva ampliato e concesso l’opportunità a queste tipologia di imprese di accedere a questo fondo che premia il prestigio, l’ impegno e soprattutto storicizza le attività di imprese nel settore della Cultura che, ricordiamolo, non è attività di solo intrattenimento ma anche d’impresa.
A loro ha aggiunto Calabrò va riconosciuto il merito professionale, il coraggio di investire e l’impegno per quelle attività che da qui in avanti saranno programmate e che saremo felici di affiancare e sostenere”.
Alla soddisfazione di Calabrò fa eco l’Assessora comunale delegata alla Cultura Rosanna Scopelliti rilevando “la particolarità di un momento in cui emerge la necessaria sinergia con realtà che si occupano di Spettacolo”.
“Le Istituzioni ha affermato Scopelliti hanno il compito di supportare e valorizzare queste eccellenze, le loro alte professionalità e la creatività. Un momento in cui veramente si dà la dimensione plastica di quanto sia importante il lavoro di gruppo condiviso a fronte di un anno e mezzo di covid in cui il mondo dello spettacolo è stato veramente tra i più penalizzati.
Vedere oggi realtà che hanno trovato insieme la forza di rialzarsi e andare avanti svolgendo un lavoro importante anche per il nostro territorio deve farci riflettere su quanto sia fondamentale la cooperazione e la sinergia istituzionale che danno un’immagine della nostra Calabria, della nostra città metropolitana e della nostra società forte e salda nei temi della Cultura e dello spettacolo.”
Soddisfazione è stata espressa anche dal Sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, che ha ringraziato i rappresentanti delle imprese presenti ad un incontro ha spiegato il sindaco utile non solo a comunicare il grande traguardo raggiunto, ma anche per valorizzare questo lavoro di collaborazione delle imprese culturali del nostro territorio”.
“Per raggiungere i risultati sperati quando si lavora nel settore della cultura, solitamente, bisogna fare molto più sforzo; la fotografia di questo tavolo invece ci dice quanto sia importante che soggetti, Enti, Istituzioni ed Associazioni che condividono un percorso comune hanno l’obbligo di fare squadra, di cooperare e di confrontarsi.
L’obiettivo del FUS non può rappresentare solo un punto di arrivo ma anche e soprattutto un punto di partenza. Proprio in questa occasione ribadiamo la nostra volontà di continuare a stare accanto a queste realtà perché vogliamo fare sempre di più, recuperando o realizzando nuovi spazi per lo spettacolo, per l’arte, per la lirica, la danza e il ballo; per tutto ciò, insomma, che rientra nel termine più ampio di Cultura.
Uno sforzo, quindi, per aumentare e migliorare i luoghi di confronto e di contatto fra le varie realtà che fanno cultura del nostro territorio. Qualcuno diceva che se scegli il lavoro che ami non lavorerai in nessun giorno della tua vita; queste imprese coniugano passione e lavoro; un lavoro che diventa una ragione di vita.
Sono un esempio per tutti e per noi istituzioni; per la città e per tutti coloro che pensano che da questa terra bisogna andare via perché in questa terra non si possono realizzare i propri sogni. Sono la dimostrazione che si può fare impresa culturale a Reggio Calabria camminando sul sentiero della legalità, della trasparenza e del bene comune”.