Reggio Calabria

Al Villaggio dei Giovani la cena di beneficenza per Casa Kerigma

Un luogo semplice dove inventare speranza e costruire un sogno possibile.

attendiamoci onlus

Mossa dalla generosità di gettare un seme di speranza a Gerusalemme, crocevia del destino e dei valori dell’umanità, l’Associazione “Attendiamoci” ha organizzato una serata di beneficenza che ha avuto luogo sabato 30 novembre presso il Villaggio dei Giovani, a Reggio Calabria.

Un messaggio che si è manifestato in tutta la sua valenza simbolica tramite la costruzione di un ponte ideale che parte dal cuore pulsante di un bene confiscato alla criminalità organizzata a Reggio Calabria, il Villaggio dei Giovani, ed è giunto fino alla Città Santa, cuore pulsante della trascendenza che si fa vita.

E’ lì che Attendiamoci già da due anni ha messo in piedi Casa Kerigma, un rifugio per l’anima dove dare corpo ad una elevata funzione missionaria di accoglienza e consolazione.

L’evento del 30 novembre è stato allestito per consentire di raccogliere i fondi necessari alla realizzazione di consistenti lavori di ristrutturazione di un nuovo immobile, destinato dal Patriarca di Gerusalemme ad “Attendiamoci” e dove, a breve, sarà nuovamente operativa Casa Kerigma.

Il progetto disegnato dallo slancio etico dell’Associazione ha finora coinvolto circa settanta persone tra laici, sacerdoti, seminaristi e famiglie.

Nonostante le difficoltà degli ultimi quattordici mesi dovute al tremendo conflitto nella regione, Casa Kerigma ha perseverato nell’assolvere all’alto compito, concentrandosi sull’accoglienza dei pellegrini rimasti e sul sostegno di quanti vivono a Gerusalemme per lavoro, studio o volontariato.

La presenza di Casa Kerigma si è dimostrata particolarmente preziosa per costruire nuove relazioni e ristabilire un clima di fiducia, soprattutto tra i giovani delle diverse comunità locali.

Assaporando una pizza preparata, con il consueto amore per la comunità e la disposizione alla condivisione dai giovani dell’Associazione, è stato possibile contribuire con generosità alla piena operatività di Casa Kerigma, casa di preghiera e formazione spirituale a Gerusalemme.

A riversare nell’animo dei presenti un carico stipato di suggestioni è stato Don Valerio Chiovaro. In collegamento video dalla Terra Santa, all’epilogo di una giornata segnata dalla fatica che fluisce dalla sete di “costruire un sogno possibile”, ha evocato il “rischio di chiuderci nel nostro mondo”.

Un pericolo che avvolge di perfidia i luoghi inquinati da un “clima di sfiducia” e dove il solo strumento possibile per sfuggirvi è “inventare speranza”.

Per tale ragione, il gesto munifico del Cardinal Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini si presenta come “un atto di coraggio” che rappresenta la via maestra per mantenere la Chiesa stessa di Gerusalemme a servizio “della Chiesa universale”.

In questa fase storica bollata dalla malvagità “l’educazione alla consolazione” è vitale per “ricostruire le relazioni ferite”, come ha ricordato Don Valerio che con parole traboccanti fede ha esortato a “gridare perdono e non vendetta”: il tragitto che conduce lo spirito a “ricostruire le relazioni ferite” in un contesto bramoso di incontro e dialogo.

Eloquenti in tal senso sono state le parole pronunciate dal Cardinal Pizzaballa che ha voluto inviare un appassionato videomessaggio per sintetizzare l’essenza intima di Casa Kerigma: uno spazio “semplice posto a servizio di coloro che vogliono ripensare le loro vite”.

Sabato sera gli ospiti del Villaggio dei Giovani, un battito unico mosso dai tanti volontari dediti con calore e benevolenza, hanno teso lo sguardo in direzione di quel “semplice posto” cancellando la paura di sostare alla stazione del silenzio dove a passare è solo il treno dell’insensibilità.

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