Lorica (Cosenza) – Tra i sette concorrenti in gara l’ha spuntata l’agriturismo “La Basiliana” dello chef-patron Carlo Alberto Filice di Petilia Policastro (Kr). Con un golosissimo “Crostone di Pitagora” ha sedotto i palati dei giudici, valorizzando con gusto, semplicità e originalità sette fantastici ingredienti montanari silani come l’asfodelo (tubero caro a Pitagora), frumenti antichi, il fagiolo Merulla, il Grespino spinoso, l’Aglio della Sila, il timo e l’extravergine da varietà “Pennulara” di Castelsilano.
E ora Carlo Alberto Filice e il suo team petilino già scalda i fornelli per prepararsi a raggiungere Sorbo San Basile (Catanzaro), per la finalissima nazionale – per la prima volta nella storia del concorso ospitata in Calabria – che il prossimo 12 novembre incoronerà nelle sale del Park Hotel Granaro il vincitore del Concorso Nazionale Upvivium, Biosfera UNESCO – Gastronomia a km 0.
È questo il risultato del ghiotto concorso d’alta quota riservato alle eccellenze silane, svoltosi ieri presso la Scuola Alberghiera “Leonardo da Vinci” (ex-Centro Florens ARSAC) di San Giovanni in Fiore.
A concorrere, nella bella struttura ricettiva-didattica che torna ad ospitare eventi importanti, insieme a “La Basiliana”: “La Tavernetta” di Camigliatello Silano che si è aggiudicata il secondo posto col delizioso piatto “Crema di patate, ‘nduja e caciocavallo” (in collaborazione del Consorzio della patata della Sila e della Cantina “Magna Graecia” di Vincenzo Granato); il “Ju Re Restaurant” di San Giovanni in Fiore salito sul podio al terzo posto col ghiotto “Cannolo di pane alla ‘nduja, ripieno di patata agria e cozze con asparagi lardellati” in collaborazione con la cantina Mascaro.
Il Concorso ha impegnato per ore la giuria (guidata da Francesco Curcio, Presidente del Parco della Sila e composta da Gianfranco Manfredi, giornalista esperto di enogastronomia, dal dottor Giovanni Lamanna dell’Arsac e dagli chef della Federazione italiana cuochi Carmelo Fabbricatore, Antonio Macrì, Patrizia Cosentini e Vincenzo Rizzo) ha constatato l’eccellenza raggiunta dalle pietanze di tutti i ristoratori in gara
Brillanti le performance degli altri concorrenti: il Ristorante “Contrada Carrozzino” di Francesca De Fazio a Zagarise (CZ) “Fusilloni ai licheni, crema di erbe dolci spontanee, pomodoro secco e limone”; il “Rifugio lo Scoiattolo” di Adele Tarsitano, Pietrafitta (CS) “Pinsa multicereali con cicoria alla calabrese, mousse di patate viola e carpaccio di funghi porcini e caciocavallo silano”; lo “Scacco Matto” di Francesco Crispo di San Giovanni in Fiore (Cs) “Monte Pettinascura – Vellutata di patata viola della Sila, Carrè di lepre, spuma di porcini affumicati al pino laricio”; il “National Park Hotel” di Salvatore Scalise, Crotone, “Rocher del bosco- filettuccio di maialino nero, patata rossa silana, cicoria, caciocavallo, pangermano, ovoli e guanciale”.
Decretata la vittoria della Basiliana, ritenuta la più idonea a rappresentare nella finalissima il territorio della Riserva Mab-Sila e i risultati più che eccellenti della Tavernetta e del Jure Reastaurant saliti sul “Podio”, rispettivamente al secondo e terzo posto, la Giuria ha apprezzato tutti i partecipanti per doti culinarie, grande cura per il loro territorio e un profondo rispetto per una cultura enogastronomica tramandata da generazioni. Tutti i sette concorrenti hanno reso protagonisti i territori della Riserva della Biosfera MAB UNESCO della Sila. Oltre all’accurata selezione dei prodotti più autentici, a colpire la giuria sono state in particolare la cura nella presentazione, la narrazione del piatto, gli abbinamenti ed anche l’accurata ricerca storica-antropologica.
L’attenzione ora punta già al prossimo 12 novembre quando si disputerà al Park Hotel Granaro nella Sila catanzarese la finalissima nazionale tra tutti i vincitori delle Riserve della Biosfera partner del progetto. I sei capitani con le loro squadra vincitrici si affronteranno nella finalissima del concorso gastronomico UPVIVIUM ospitata dalla Riserva della Biosfera MAB UNESCO della Sila, confrontandosi in un contest-live con gli altri 5 vincitori locali delle altre Riserve della Biosfera italiane: “Isole di Toscana”, “Appennino tosco-emiliano”, “Delta Po”, “Monte Grappa”, “Valcamonica e Alto Sebino”.