Amantea – 33° Anniversario della morte del Mar. Magg. Achille MAZZA Medaglia d’oro al Valor Civile

Il 24 marzo 2025, ad Amantea, nella Chiesa di San Bernardino da Siena, si è tenuta la Santa Messa, officiata dal Cappellano Militare della Legione Carabinieri Calabria, Don Vincenzo RUGGIERO, in ricordo del Maresciallo Maggiore dei Carabinieri Achille MAZZA, insignito della Medaglia d’Oro al Valor Civile “alla memoria”, ucciso 33 anni fa, il 23 marzo 1992 da un colpo di arma da fuoco nell’adempimento del dovere. Il Maresciallo MAZZA, all’epoca dei fatti Comandante della Stazione Carabinieri di Amantea, era accorso per dirigere i militari dipendenti intervenuti nei pressi dell’abitazione di un uomo, già conosciuto alle Forze dell’Ordine, che aveva esploso alcuni colpi di fucile contro una macchina in sosta, tentando pazientemente di persuaderlo a desistere e venendo proditoriamente colpito da un colpo di fucile.
L’affettuoso ricordo e il palpabile cordoglio, a oltre trent’anni dalla vicenda, sono perpetuati nella ricorrente commemorazione presso la Stele eretta nella via intitolata al Maresciallo, dove è stata deposta una corona d’alloro. Alla cerimonia erano presenti la figlia Rosaria, il Prefetto della Provincia di Cosenza, Dott.ssa Rosa Maria Padovano, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Cosenza, Colonnello Andrea Mommo, il Procuratore della Repubblica di Paola, Dott. Domenico Fiordalisi, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Col. Giuseppe Dell’Anna, il Sindaco del Comune di Amantea, Dott. Vincenzo Pellegrino, nonché un Rappresentante del Questore di Cosenza e rappresentanze delle altre Forze Armate, di Polizia e dei corpi VVFF di Cosenza.
Gli studenti dell’Istituto Comprensivo di Amantea hanno mostrato intensa partecipazione nel ricordare il sacrificio del militare quale massima espressione dell’importanza del dialogo e della non violenza spinta sino all’estremo sacrificio.
Si riporta la motivazione con cui è stata concessa, al Maresciallo Maggiore Achille MAZZA, la Medaglia d’Oro al Valor Civile:
“Comandante di Stazione, appreso che un individuo aveva inopinatamente esploso dalla propria abitazione alcuni colpi di fucile contro una autovettura in sosta, accorreva per dirigere i militari dipendenti già intervenuti e, con spiccato senso del dovere e cosciente sprezzo del pericolo, avviava una paziente opera di persuasione a desistere dall’inconsulto comportamento, ma rimaneva mortalmente ferito da proditoria azione di fuoco –