Antonio Lo Schiavo «sul nuovo ospedale di Vibo aumenta la sfiducia dei cittadini verso la politica»
«Sulla sanità non ci si può più dividere pregiudizialmente in base alle posizioni politiche. Il presidente Occhiuto e la sua Giunta ne hanno fatto, giustamente, la “madre di tutte le battaglie” e non si può non tifare per loro affinché i risultati annunciati vengano raggiunti al più presto.
Così come qualunque cittadino calabrese credo auspichi la risoluzione delle problematiche di una sanità da terzo mondo. Ovviamente, però, chi si espone nei termini in cui lo ha fatto il presidente Occhiuto, si assume una grandissima responsabilità rispetto agli impegni presi».
Lo ha detto il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo intervenendo oggi in Consiglio regionale sulle misure di rafforzamento del servizio sanitario regionale.
«Ad esempio ha aggiunto Lo Schiavo in aula sulla realizzazione dell’ospedale di Vibo Valentia, che il presidente Occhiuto ha fissato al 2025, devo ricordagli che i cittadini vibonesi aspettano da oltre vent’anni la costruzione di un nuovo ospedale perché tanti ne sono passati da quando è stata messa la prima pietra in quel sito.
Ovviamente poi non stupiamoci se i cittadini non credono più alla politica, chiunque sia a rappresentarla.
E quindi non stupiamoci della sfiducia, dello sfavore che i cittadini hanno nei confronti delle istituzioni preposte a garantire il diritto costituzionale della salute. Se entro il 2025 verrà realizzato il nuovo ospedale di Vibo Valentia, lei, presidente Occhiuto, avrà fatto una grandissima operazione politica e sarà ricordato come colui che ha realizzato una struttura così strategica per quel territorio.
Però mi corre l’obbligo di ricordarle che, nelle varie riunioni fin qui svoltesi in Prefettura e alle quali io sono stato presente, si sta parlando ancora del contingentamento delle acque. Stiamo parlando ancora di opere complementari di un presidio del quale i cittadini non hanno ancora nemmeno la percezione.
Noi rappresentiamo anche le ansie dei cittadini calabresi e queste ansie è giusto che vengano portate in aula, non per finalità di contestazione ma come elemento di proposta politica e io verrei meno al mio compito se non le dicessi che lei si sta assumendo una grandissima responsabilità.
Ci ritroveremo qui nel 2025 e io sarò lieto di festeggiare con lei, presidente Occhiuto, se verranno raggiunti gli obiettivi prefissati ma sarò qui ha concluso Lo Schiavo anche a ribadirle quello che lei ha detto in questa giornata qualora quest’opera strategica non sarà realizzata».