Arginare il cyberbullismo con la formazione dei docenti, monito lanciato da evento ospitato all’istituto Majorana
Saper governare le insidie e i rischi che si annidano dietro ed attraverso l’utilizzo del Web è sicuramente una delle sfide sociali, culturali, pedagogiche e di sicurezza più delicate alle quali la Scuola nel suo complesso deve imparare ad essere all’altezza.
Formare i docenti dotandoli delle necessarie conoscenze e competenze tecniche rappresenta, quindi, la condizione essenziale per costruire e condividere filtri di sempre maggiore consapevolezza negli studenti rispetto a tutte le deviazioni ed i reati derivanti dall’abuso degli strumenti informatici e in generale delle sempre nuove tecnologie dell’informazione globale.
È quanto ha sottolineato il dirigente scolastico Saverio Madera intervenendo nel corso dell’evento promosso dalla dal Servizio di Insegnamento della Religione Cattolica della Arcidiocesi di Rossano-Cariati, in collaborazione con l’Ufficio di Pastorale Scolastica e la sezione Uciim di Mirto-Rossano ed ospitato nei giorni scorsi, alla presenza dell’Arcivescovo Mons. Maurizio Aloise, Arcivescovo della Diocesi di Rossano Cariati, nell’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Industriale.
Ringraziando gli organizzatori per avere scelto l’Istituto come sede dell’incontro formativo, il Dirigente si è complimentato, in particolare, con Don Giuseppe Scigliano e Sua Eccellenza Mons. Maurizio Aloise per la qualità dell’evento destinato a rafforzare il dialogo tra il mondo della scuola, le famiglie e la comunità pastorale, costruendo alleanze educative fondamentali per la crescita dei ragazzi.
Educare ed educarsi al tempo dei social. Rischi insidie e fragilità generazionali nelle dinamiche delle reti mediali.
È stato, questo, in particolare, il tema dell’incontro che ha coinvolto i docenti delle scuole del territorio diocesano, gli operatori e animatori pastorali delle parrocchie.
L’incontro ha avuto come relatore Marco Brusati, esperto di comunicazione digitale e studioso di processi relazionali, che ha approfondito il tema dei social nel mondo dei ragazzi.
I dati emersi dal Report 2024 della Polizia Postale restituiscono una fotografia allarmante. Oltre 300 casi in più di cyberbullismo che hanno visto vittime non solo adolescenti d’età compresa tra i 14 ed i 17 anni, la fascia più colpita, ma sempre più bambini fino ai 9 anni di vita.
Il crimine più diffuso sulle piattaforme online è la sextortion con 1500 casi. Ricorrente nei confronti delle donne, invece, è la condivisione non consensuale di immagini o video intimi: 264 casi e 200 denunce.