Asp di Vibo Valentia, Adiconsum: da disservizio a risarcimento del danno provocato ai cittadini
Dichiarazione congiunta del presidente ADICONSUM Calabria Michele Gigliotti e del legale avv. Antonino Cavallari
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Il disservizio che l’Azienda Sanitaria Vibonese continua ad arrecare ai cittadini da un mese a questa parte non pare conoscere fine. Il riconoscimento del diritto alla esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria in favore di determinate categorie di persone fragili è stato ancora negato attraverso un fermo diniego posto dall’Azienda. In una nota congiunta, il Presidente di Adiconsum Calabria Michele Gigliotti e il legale dei consumatori l’Avv. Antonino Cavallari del Foro di Vibo Valentia, ribadiscono nuovamente tutto il loro impegno per la risoluzione di questa annosa questione.
L’avv. Cavallari precisa che “si è provveduto a diffidare l’ASP, facendo nello specifico presente che la normativa ministeriale che disciplina la materia, viene puntualmente disattesa tutte le volte in cui l’Azienda non notifica correttamente ai diretti interessati la richiesta del pagamento per le fruite prestazioni sanitarie date in regime di esenzione e qualificate come indebite. Quello che costituirebbe un debito pregresso non pagato inficerebbe la conferma del diritto alla esenzione”. Ma proprio questo sarebbe l’errore che commetterebbe l’Azienda. Continua l’avv. Cavallari “queste prestazioni sono riferite agli anni 2011-2012-2013 fino al 2017. Tale credito preteso e richiesto irritualmente ai cittadini è certamente prescritto, quindi da loro non dovuto”.
Il Presidente Gigliotti nel concordare con quanto sostenuto dal legale promette dal canto suo “la massima determinazione a tutela dei cittadini” dicendosi pronto “anche a intentare un’azione giudiziale nei riguardi dell’Azienda Sanitaria vibonese, con richiesta di risarcimento danno. Non possiamo permettere che il diritto alla salute sia sacrificato in nome di assurde presunte violazioni mai confutate dall’Asp di Vibo Valentia. E’ un comportamento folle. Non ci fermeremo!”