Autismo in Calabria: un’emergenza ignorata. L’appello delle famiglie al Presidente della Regione
Genitori e associazioni denunciano la mancanza di cure adeguate e chiedono interventi concreti per garantire i diritti dei bambini e adolescenti con autismo

La voce delle famiglie calabresi che convivono con l’autismo è sempre più forte, ma continua a rimanere inascoltata. È quanto denuncia Angela Villani, vicepresidente dell’associazione Il Volo delle Farfalle – Evoluzione Autismo, in una lettera accorata indirizzata al Presidente della Regione Calabria.
Un grido di aiuto che arriva da una mamma, ma che rappresenta il dolore e le difficoltà quotidiane di centinaia di famiglie nella regione. La Calabria, infatti, è priva di una neuropsichiatria infantile adeguata, costringendo i bambini e gli adolescenti con autismo a recarsi fuori regione per ottenere una diagnosi e un ricovero specialistico. Ma il vero dramma inizia al ritorno: una volta rientrati, le aziende sanitarie locali non sono preparate a garantire la presa in carico e il percorso terapeutico necessario, nonostante le indicazioni fornite nelle diagnosi.
Il problema si complica ulteriormente con l’interpretazione – errata e priva di fondamento normativo – da parte delle aziende sanitarie regionali, che escludono la terapia ABA (Analisi Comportamentale Applicata) dai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) per una presunta mancata tariffazione da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. Una lettura che non trova riscontro in alcun decreto ministeriale e che va contro la legge 134/2015, che tutela il diritto alle cure delle persone con autismo.
La situazione ha portato molte famiglie a intraprendere battaglie legali per far valere i diritti dei propri figli. Tuttavia, anche di fronte a sentenze definitive che riconoscono l’accesso alle cure, le famiglie si trovano a combattere con un sistema sanitario regionale che continua a negare loro ciò che spetta per legge.
Angela Villani denuncia l’ingiustizia di un sistema che ignora non solo la normativa, ma anche la dignità di bambini e adolescenti con autismo. “Un bambino senza un percorso abilitativo adeguato e personalizzato è destinato a non raggiungere la propria dignità e a sviluppare gravi complicanze di salute”, scrive nella sua lettera. E si chiede: “Se nessun decreto ha escluso l’autismo e le relative terapie dai LEA, perché i nostri bambini non ricevono le cure? Perché dobbiamo vivere in conflitto con le aziende sanitarie, anziché essere accompagnati in questo percorso così complesso?”
La vicepresidente dell’associazione sottolinea inoltre un’amara realtà: la disabilità, in Calabria, è un peso che grava quasi esclusivamente sulle famiglie, senza un reale supporto istituzionale. E invita chi ha potere decisionale a trascorrere del tempo con le persone autistiche per comprendere le difficoltà che affrontano quotidianamente.
L’appello al Presidente della Regione è chiaro: intervenire e fare chiarezza, garantendo ai bambini e agli adolescenti con autismo il diritto a essere semplicemente ciò che sono: persone.
Una richiesta di giustizia e di rispetto dei diritti fondamentali, affinché la Calabria non resti indietro nella tutela di chi ha più bisogno.