Catanzaro

Badolato (CZ) – Doppia premiazione per la famiglia italo-argentina di Ariel Battaglia che intende investire in loco

Premio "Calabria Italia" per la famiglia Battaglia, fondatrice del "Club dei discendenti badolatesi in Argentina"

Puntuale come ogni anno, verso la fine del mese di luglio, la famiglia italo-argentina di Ariel Battaglia (ingegnere, classe 1974), vola da Buenos Aires alla volta dell’Italia per trascorrere un utile e sereno periodo di vacanza nei due paesi di provenienza dei propri nonni, siti entrambi nella provincia di Catanzaro. Quelli di Ariel erano originari di Badolato e quelli della moglie Lorena De Simone (ginecologa, classe 1975) erano partiti da una contrada di montagna del comune di Sambiase (oggi Lamezia Terme). Dell’Italia, della Calabria e, in particolare, di Badolato hanno fatto innamorare pure i due figli, che nel nome hanno rinnovato i nonni (come da antica tradizione meridionale): Inma (Immacolata, nata nel 2009) e Vicente (Vincenzo, nato nel 2011). E a Badolato borgo la famiglia di Ariel Battaglia ha addirittura acquistato una bella e tipica casa multipiano, ad appena 50 metri dalla centralissima Piazza Castello, nel cuore del più assolato rione Destro.

Il loro grande amore per le radici italiane e calabresi, in particolare, ha portato la famiglia di Ariel Battaglia pure a fondare a Buenos Aires nel 2023 il “Club dei discendenti di badolatesi in Argentina” e ad interessarsi sempre più approfonditamente dell’origine del nome Italia collegandosi costantemente con l’associazione culturale “Calabria Prima Italia” fondata nell’aprile 1982 in Badolato da Domenico Lanciano. Il quale ha voluto evidenziare pubblicamente questo forte attaccamento all’Italia e alle radici calabresi con un doppio riconoscimento: quello di “Calabria Prima Italia” e quello per la “Radici”. La cerimonia di premiazione è avvenuta nel pomeriggio di sabato 27 luglio 2024 a Cassino (in provincia di Frosinone, nel Lazio).
Alla famiglia Battaglia oltre alle due rituali pergamene sono stati consegnati alcuni doni attinenti ai Premi: una bottiglia di pregiato vino “Re Italo” (dedicato al personaggio che ha fondato l’Italia 3500 anni fa nell’attuale Istmo di Catanzaro, tra i golfi di Squillace e di Lamezia) ed alcuni libri per conoscere meglio la storia e la cultura della nostra nazione. E, a proposito di libri, qualche mese fa Ariel Battaglia aveva acquistato via internet la fondamentale opera (datata Wisconsin 1939) della statunitense Gertrude Slaughter “Calabra la prima Italia” edita qualche mese fa in italiano da Giuseppe Meligrana di Tropea con la tradizione di Sara Cervadoro. E a proposito di vini, nelle occasioni più importanti dell’anno, la famiglia di Ariel Battaglia, allargata a tutti i parenti presenti residenti in Buenos Aires e dintorni, brinda soltanto con il vino “Re Italo” proprio per rimarcare le origini italiane.

Come si può notare Ariel Battaglia e famiglia nutrono uno straordinario e sconfinato amore per l’Italia e per le proprie radici calabresi. E, quindi, hanno fatto bene le due associazioni “Calabria Prima Italia” e “Università delle Generazioni” ad assegnare loro i due distinti riconoscimenti, pure come esempio da indicare a tutti, specialmente ai giovani. Domenico Lanciano ha poi scritto a Giuseppe Nicola Parretta, sindaco di Badolato, affinché tale Municipalità possa realizzare annualmente e solennemente un vero e proprio “Gran Premio delle Radici” per coloro i quali, badolatesi e non, dimostrino di amare le proprie lontane origini, in modo così tanto affettuoso proprio come la famiglia di Ariel Battaglia.

Un grande contributo è stato dato anche dal dottore Guerino Nisticò il quale, attraverso il coordinamento di vari movimenti culturali territoriali, si occupa di mantenere i contatti con i badolatesi residenti all’estero e nel resto d’Italia. Tra tanto altro, un tale riconoscimento potrebbe portare gli oriundi di Badolato, della Calabria e dell’Italia ad investire in affetto e in economia nei nostri paesi spopolati, proprio come sta facendo Ariel Battaglia, non soltanto acquistando casa nel borgo (contribuendo così a rivitalizzarlo riducendo la desertificazione urbana e rurale) ma anche pensando di avviare un’attività produttiva che possa produrre utile lavoro e salvifica economia.

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio
× Invia la tua notizia!