Caccia: Prorogato in Calabria il piano di selezione dei cinghiali
È stata prorogata, a far data da oggi, con decreto del direttore generale del dipartimento Agricoltura della Regione Calabria, l’efficacia del piano di selezione dei cinghiali sul territorio calabrese.
Ne dà notizia l’assessorato all’Agricoltura, guidato da Gianluca Gallo.
«Abbiamo ritenuto necessario prevedere un’ulteriore proroga del piano di selezione – spiega Gallo – a causa del notevole aumento della popolazione degli ungulati, che, negli ultimi tempi, ha provocato squilibri notevoli nell’ecosistema agro-silvo-pastorale. Si è prontamente deciso, quindi, di agire a tutela dell’incolumità pubblica e di alcune specifiche attività produttive già duramente colpite dalla crisi da pandemia, quali ad esempio agriturismi e terreni a coltivazioni intensive».
«Il provvedimento dirigenziale – prosegue la nota – è stato adottato una volta ottenuto il parere favorevole dell’Ispra, con validità per il periodo compreso tra il maggio 2021 e il maggio 2022. La stessa Ispra ha riconosciuto l’efficacia della caccia di selezione in Calabria, avendo essa portato a un incremento del 61% del prelievo di cinghiali rispetto alla stagione precedente».
«L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, inoltre – specifica l’assessorato –, ha comunicato di ritenere accettabili, da un punto di vista tecnico, la consistenza e la struttura per classi di sesso ed età previste dal piano stilato dai competenti uffici regionali, prevedendo la possibilità che i selettori possano effettuare interventi anche in orari notturni, al fine di massimizzare le probabilità di incontro con gli animali e migliorare l’efficienza delle uscite, in particolare in aree critiche, dove gli impatti causati dalla specie alle attività agricole e i rischi di incidenti stradali appaiono più rilevanti».
«A tal proposito – conclude la nota –, v’è da sottolineare che la Regione ha stabilito di protrarre fino alle 23.30 (per il periodo estivo) l’orario di intervento dei selettori. Gli interventi, nello specifico, si terranno su una superficie di 228.580 ettari, con lo scopo di abbattere 11mila capi, suddivisi per classe di sesso e di età, favorendo il prelievo di esemplari giovani e di femmine».