Cala il sipario sulla 73° edizione del Festival di Sanremo, il resoconto della nostra inviata Rosanna Astengo
Cala il sipario sull’edizione numero 73 del festival di sanremo.
Una serata, sempre all’insegna della lunghezza con una diretta di quasi 6 ore in cui è successo di tutto, tra emozioni alle stelle e siparietti surreali come le avances concluse con un bacio appassionato di rosa chemical a fedez seduto in platea per ammirare la moglie chiara ferragni co conduttrice insieme ad amadeus e gianni morandi.
Nessun monologo stasera ma l’influencer ha rivestito il ruolo più che altro di madrina dell’evento, presentando i cantanti e aiutando i colleghi a porgere i fiori di sanremo ai cantanti.
Si sono esibiti tutti e 28 gli artisti in gara, tutti visibilmente emozionati tanto da inciampare ancora in qualche imprecisione, colpa forse anche degli ear monitor, gli auricolari che hanno fatto dannare tanto gli artisti quanto i fonici che hanno gestito centinaia di microfoni e attrezzature tecniche e a cui è stato rivolto un sentito ringraziamento.
Momento attesissimo quello della lettura della lettera fatta arrivare dal leader ucraino zelensky, un messaggio in cui racconta le condizioni drammatiche di chi vive in zona di guerra e che deve resistere agli attacchi da parte di un paese ostile, con le inevitabili conseguenze che ricadono sempre e comunque sui civili.
Per quanto riguarda i superospiti, l’ariston in questa finale ha schierato due veri e propri cavalli di razza, Gino Paoli nella prima parte della serata e poi un’elegantissima Ornella Vanoni in abito rosso, con la consueta verve ed ironia che sta caratterizzando gli anni della terza età.
Da rimarcare la vocalità di gino paoli ancora quasi intatta alla veneranda età di 88 anni, interpretazioni dei suoi grandi successi dall’intensità emotiva immensa, grazie anche all’accompagnamento di Danilo Rea.
Ornella Vanoni invece ha incantato il pubblico accontentando la richiesta di amadeus di cantare la celeberrima l’appuntamento, brano che lei stessa definisce un’ossessione.
Super ospiti internazionali i depeche mode, che hanno infuocato il teatro ariston con la loro musica che da sempre mischia l’elettronica alle sonorità rock. La band inglese, orfana del fondatore andy fletcher, mancato lo scorso maggio, ha presentato il nuovo singolo ghosts again e regalato un classico del loro repertorio, personal jesus, singolo dell’album violator del 1990, a voler segnare una continuità con la loro ultima ospitata a sanremo proprio di quell’anno.
La gara ha visto il trionfo annunciato di marco mengoni con Due vite, dato per favorito già dalla prima serata e in testa alle classifiche.
Secondo posto per l’outsider lazza, con cenere, che avrebbe ottime possibilità anche all’eurovision, nel caso in cui mengoni rinunciasse.
Terzo posto per mister rain con supereroi. Quarto posto per ultimo con alba sperando che la prenda con più filosofia rispetto al passato.
Quinto tananai con tango.
- Premio della critica mia Martini a colapesce e dimartino
- Premio sala stampa Lucio dalla pure a loro
- Premio Sergio bardotti per il miglior testo coma cose
- Premio Giancarlo bigazzi per la miglior composizione musicale a marco mengoni
Per questa edizione da rosanna astengo è tutto, appuntamento su questa emittente al prossimo festival di sanremo!
Attinà e forti ,amaro del capo , auto group, picche’ , sparti vento Group, AMARO REGGINO KORDAX