Calabria: il consigliere regionale Giannetta dichiara che il superbonus del 110% sull’adeguamento antisismico nelle nostra regione è un flop
“Il Superbonus del 110% sull’adeguamento antisismico, in Calabria rischia il flop”. Lo dichiara il consigliere di Forza Italia Domenico Giannetta.
“E’ positiva la scelta di sostenere i lavori in edilizia in materia di sostenibilità ambientale, miglioramento energetico e di adeguamento antisismico introdotte dal ‘Decreto Rilancio’, ma se per quest’ultima misura non si prorogano i termini delle agevolazioni, in Calabria si rischia il nulla di fatto”.
I lavori agevolati evidenzia Giannetta riguardano un arco temporale strettissimo. Questa previsione non tiene conto della realtà, in particolare dei nostri territori, dove le autorizzazioni per eseguire i lavori di adeguamento antisismico arrivano anche dopo un anno dalla richiesta.
La macchina burocratica è infernale. Occorre sottolinea ancora Giannetta da una parte, intervenire sugli apparati burocratici perché velocizzino nel più breve tempo possibile le richieste dei cittadini, e dall’altra, programmare una proroga delle misure, altrimenti città con altissimo rischio sismico come Reggio Calabria, potrebbero, ancora una volta, restare fuori.
Sebbene l’impianto del Decreto sia evidentemente ispirato dall’idea di accelerare la ripartenza di un settore nevralgico come quello dell’edilizia e di tutto l’indotto, non si può continuare a fare politica senza ascoltare i territori.
I flussi finanziari precedentemente spesi per l’ecobonus e il sismabonus, dimostrano infatti incalza il consigliere di Forza Italia come la gran parte delle agevolazioni siano state destinate in regioni più ricche, e dunque, occorre invertire questa tendenza”.
Proporrò conclude Giannetta la questione all’ordine del giorno in Consiglio Regionale. Ritengo fondamentale che il dibattito politico si attenzioni su una delle misure più importanti del ‘Decreto Rilancio’, e al contempo evidenziare le criticità nella Città Metropolitana di Reggio Calabria, area ad altissimo rischio sismico, dove i tempi biblici degli uffici del Genio Civile nell’evasione delle richieste non consentirebbero ai professionisti e alle imprese di ripartire e ai cittadini di ottenere la detrazione del totale delle spese sostenute.