Calabria: tamponi Biocredit non attendibili?, Di Natale “la regione faccia immediatamente chiarezza”
“Apprendo dalla stampa che i tamponi Biocredit, distribuiti anche nelle scuole e alla Protezione Civile, non risulterebbero attendibili. Qualora questa notizia trovasse riscontro nella realtà ci troveremmo in una situazione tanto paradossale quanto inspiegabile ed è per questo che serve chiarezza”.
Lo afferma, senza voler generare futili allarmismi, il Segretario-Questore dell’Assemblea regionale, Graziano Di Natale, che così prosegue: “I tamponi antigenici, acquistati dal commissario Arcuri dalla Corea Del Sud, circa 13 milioni, sono stati abbondantemente distribuiti anche in Calabria tanto da esser utilizzati dalla Protezione Civile, e nello screening del mondo della scuola”.
Il consigliere regionale, eletto tra le le fila dell’opposizione, avendo attenzionato la vicenda, chiede spiegazioni ‘immediate’ alla giunta regionale e al dipartimento Salute della Regione Calabria.
E’ Un fatto che non può passare inosservato. Ricordo a me stesso che in ballo ci sarebbe la tutela della salute pubblica e i test rapidi sospetti, tra i più economici, sarebbero usati da ormai più di un mese. La Regione, al fine di fugare ogni dubbio, e tranquillizzare i calabresi, dovrebbe dare immediatamente spiegazioni, invece resta in silenzio sottovalutando pericolosamente la situazione.
Il vicepresidente della commissione regionale contro la ‘Ndrangheta che in passato ha già denunciato i tamponi arretrati e tenuti in frigo, ed il caos vaccini in Calabria, lancia un monito importante: “Con la speranza concreta che non resti inascoltata la mia richiesta, ho chiesto alla Regione di fornire tutte le spiegazioni possibili e di farlo nel minor tempo possibile.
Sarebbe inconcepibile una situazione simile che falserebbe addirittura la mappatura dei contagi in Calabria dal 20 Dicembre.
Da rappresentante della massima istituzione regionale resto disponibile ad intavolare qualsiasi azione al fine di redimere la verità tutelando l’incolumità dei Calabresi, ancora una volta disorientati. Continuerò a monitorare la situazione auspicando un coinvolgimento di tutte le forze presenti sul territorio perché sulla salute pubblica non può esistere colore politico, ma soltanto unità d’intenti”.