Campagna permanente della Polizia di Stato contro la violenza di genere “Questo non è amore
In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre 2021, la Questura di Crotone ha organizzato una manifestazione, in seno alla campagna “Questo non è amore”, attuata nell’ambito del “Progetto camper”.
Il camper della Polizia di Stato contro la violenza di genere stazionerà nella zona pedonale antistante il Palazzo Comunale di questo Capoluogo, dando informazioni, con personale specializzato, ed illustrando le finalità della campagna antiviolenza, sensibilizzando gli astanti intervenuti sulla tematica.
Nell’occasione saranno presenti rappresentanti del centro Antiviolenza Udite Agar, della Cooperativa Sociale Noemi, del Consultorio familiare Asl, del Copross – Consorzio Provincia Crotone servizi Sociali, Struttura “Padre Pio” di Cirò Marina – Associazione Onlus Restituire l’infanzia, Coriss, dell’OPI – Ordine delle Professioni Infermieristiche, Fidapa – Federazione Italiana Arte Donne Professioni e affare, Associazione Warpedo Maestro Giuseppe Romeo, squadre calcio femminile e maschile Crotone calcio, la Caritas, Commissione Pari opportunità Come di Crotone, rappresentanti dell’Ordine degli Avvocati, dell’Osservatorio Nazionale Diritto Famiglia, dell’Azienda Sanitaria di Crotone, dell’Ufficio Scolastico Provinciale, associazioni che si occupano quotidianamente della problematica in argomento e disagio sociale, oltre che Autorità Provinciali e istituzionali.
Saranno, inoltre, distribuite le brochures esplicative del progetto e il personale della Divisione Polizia Anticrimine della Questura illustrerà il lavoro costante degli operatori di Polizia nella prevenzione dei reati relativi a maltrattamenti e violenza di genere, nonché nella fase di assistenza alla vittima durante e dopo la denuncia.
Quest’anno sono stati 163 gli interventi eseguiti per liti domestiche, ovvero in materia di violenza di genere.
Nell’80% dei casi gli interventi hanno avuto ad oggetto contrasti tra persone legate da precedenti relazioni affettive.
In questi 11 mesi sono state deferite all’Autorità Giudiziaria 16 persone perché resesi responsabili del reato di atti persecutori e altre 11 per il reato di maltrattamenti in famiglia.
Sono stati, inoltre, eseguiti 5 provvedimenti di divieto di avvicinamento alla persona offesa e 1 provvedimento di arresti domiciliari, emessi dall’Autorità Giudiziaria
Infine, sono stati emessi dal Questore 10 ammonimenti per il reato di atti persecutori su richiesta della vittima e 2 per violenza domestica.