Celebrata a Taurianova la Giornata Mondiale dell’infanzia, Marziale “volerli più grandi ad ogni costo è il primo dei diritti lesi”
Ha avuto luogo a Taurianova la Giornata mondiale sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, organizzata dal Garante calabrese Antonio Marziale, in collaborazione con la locale amministrazione comunale.
In una Chiesa del SS Rosario gremita di studenti di ogni ordine e grado e da autorità civili, militari e religiose, il sindaco Rocco Biasi, gli assessori Massimo Grimaldi, Maria Fedele e Angela Crea, hanno porto il saluto mettendo in evidenza la centralità del loro operato in tema di politiche sulla scuola e su ogni aspetto che riguardi la quotidianità dei più piccoli.
La relazione è stata tenuta dal Garante Marziale, che a Taurianova è nato, cresciuto ed è stato consigliere comunale: “Non è una giornata di festa, non potrebbe esserlo quando nello stesso istante in cui siamo qui chissà quanti bambini muoiono in guerra, lottano per un tozzo di pane e un sorso d’acqua ed altri ai quali non viene riconosciuto il diritto di vivere pienamente il loro tempo, perché abusati, consumati, da una società che li vuole più grandi ad ogni costo”.
Dopo l’intervento del Garante ha fatto seguito una riflessione di Domenico Cama, vicario del direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale della Calabria.
A seguire, il cantautore Giuseppe Cionfoli ha presentato in anteprima nazionale il brano “Cenerentola non c’è”, di cui è coautore lo stesso Antonio Marziale: “Una canzone ha spiegato l’ex frate, assurto alla notorietà nazionale grazie a più partecipazioni al Festival di Sanremo – che interpreta il dolore delle vittime della pedofilia e che deve farci riflettere su quanto ci sia da fare per affrancare i bambini da questo crimine contro l’umanità debole e indifesa”.
E proprio su questo punto si è intrattenuto il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso, che ha ricordato: “La mozione sull’età del consenso sessuale presentata dal consigliere regionale Giuseppe Neri ed approvata responsabilmente all’unanimità dal Consiglio, perché oggettivamente quello dei vigenti 14 anni è un limite troppo basso.
Produrremo ogni sforzo possibile ha detto Mancuso per portare il legislatore ad innalzarla almeno a 16 anni”. Il presidente ha anche porto i saluti del Governatore Roberto Occhiuto e si è soffermato sull’attività del Consiglio e della Giunta a vantaggio di tutti i bambini e gli adolescenti calabresi.