Reggio Calabria

Centro “Nessuno Escluso Mai Don Italo Calabrò” : “Stazione ferroviaria di Pellaro luogo sicuro e tutelato”

Il centro “Nessuno Escluso Mai Don Italo Calabrò” rifiorisce! Abbellisce la Stazione di Reggio Calabria-Pellaro di profumi e fiori, con il coinvolgimento dei giovani del centro aggregativo e della piazza di Pellaro insieme agli affidi di UDEPE Dipartimento per la giustizia Minorile e di Comunità esecuzione penale Esterna e del Tribunale ordinario di Reggio Calabria”. È quanto si legge in una nota del centro.

“Il Centro D’ascolto Help-Center, centro aggregativo per i giovani, offre aiuto ai bisognosi con pacco viveri, indumenti, beni di prima necessità, assistenza legale, accompagnamento e aiuto sanitario in collaborazione con i nostri medici e legali volontari. La struttura opera con tre operatori specializzati e formati nell’ascolto della persona, con 7 volontari attivi e 25 aspiranti, tutti i giorni dalle 17.00 alle 22 e il martedì/giovedì/sabato anche dalle 11.00/13.30. Il centro accoglie, aggrega, ascolta, e forma i giovani e adolescenti alla solidarietà e amore verso chi vive un momento di disagio”.

“Sono attualmente oltre 100 i ragazzi che ruotano ogni giorno nei locali della Stazione ove il centro opera, incontrandosi e confrontandosi direttamente o personalmente. Una piccola Agorà dei nostri tempi, che in un mondo virtuale e social è diventata cosa rara. I Giovani svolgono varie attività ludiche, ricreative. Il centro offre, grazie alle convenzioni con UDEPE Reggio Calabria, un sostegno importante per il reinserimento di fragilità provenienti dal circuito penale e carcerario, tramite la messa alla prova e lavori di Pubblica Utilità, strumento di riscatto e di reinserimento nel circuito sociale, a totale espiazione del reato commesso “extra/ murario” come previsto. Gli affidati e i giovani del centro “hanno fatto Squadra”. In collaborazione con CSV dei Due Mari è stato girato un documentario, dal titolo “L’UMANITÀ DEI LUOGHI. STORIE DI VOLONTARIATO DALL’ASPROMONTE AL MARE”.

“Il documentario – continua la nota – vuole mettere in risalto tutte le azioni che danno valore alla nostra vita. Essere volontari attivi non è un passatempo, ma pienezza vera e tangibile di solidarietà. Il volto e la testimonianza attiva del nostro agire nel quotidiano; presenza di “Umanità” e di attaccamento alla nostra Terra, alle nostre origini, ai nostri luoghi. I locali Ferroviari costruiti negli anni del boom economico, ed affidati alla nostra associazione dal 2015, vengono custoditi con amore e costanza, grazie alla fiducia concordata con Ferservizi e Rfi delle Ferrovie dello Stato. Tenendo ad evidenziare la bontà dell’operato, siamo compartecipi con altre associazioni nazionali con la nostra esperienza attiva e sociale indicata nel libro di RFI, CSV/net dal titolo “Stazioni Impresenziate – un riuso sociale del patrimonio ferroviario Cfr. pag. 184/185 l”.

“Abbiamo aderito – si legge nella nota – a questo bellissimo progetto in collaborazione perché il nostro operare, in modo gratuito, sia il testimoniare non di una controrivoluzione ad una emergenza, ma frutto di una scelta volta al conseguimento di benessere e cambiamento del territorio. Oltre alle attività di cura del Verde, l’obiettivo a target, è educare al bello tramite il riciclo e al recupero di vario materiale che, tolto dall’ambiente e stoccato presso centri specializzati, contribuisce al decoro e alla bellezza della piazza stazione”.

“Il parco verde all’interno della stazione si sta arricchendo di piante grasse e fiori che ne rendono il luogo bello e variopinto, sostituendolo al degrado e all’abbandono dei tempi precedenti al nostro insediamento. Grazie a Ferservizi e RFI, ai Giovani e a tutta la cittadinanza Pellarese che si è sentita partecipe del nostro progetto, oggi la Stazione di Reggio Calabria Pellaro e la rispettiva piazza, sono divenute un luogo “sicuro e tutelato” dai ragazzi e dagli operatori, restituendo alla società attiva un luogo, una piazza, degna di una bella cittadina come Pellaro”, conclude la nota del centro Nessuno Escluso Mai Don Italo Calabrò”.

 

 

 

 

 

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