Cinquefrondi: con la cancellazione del Centro di Salute Mentale, cade l’ultimo scampolo che ne faceva città dei servizi
Con la cancellazione del Centro di Salute Mentale,cade l’ultimo “scampolo” di quella rete che aveva fatto di Cinquefrondi la “citta’dei servizi”. Attorno a questo ennesimo scippo,crediamo non basti una marginale protesta,ma una vera lotta,che analizzi tutta una fase di “allarmi” che pur bisognava capire.
Come Partito Democratico vogliamo ribadire che questa struttura assicurava assistenza e prestazioni,ad oltre 3 mila pazienti annuali presso la sede,mentre gli interventi domiciliari superavano i 10 mila. Un presidio sanitario importante quello nostro,utile alle popolazioni che arrivano fino a San Pietro di Carida,vicino ai confini con la provincia vibonese.
Non un fatto di puro campanile,quindi,ma la difesa di un servizio preventivo e di cura,di quanti sono affetti dal male più diffuso in Europa.
Questa volta non si tratta di dar seguito ad imposizione di leggi nazionali che modificano l’organizzazione sanitaria sui territori,ma di visioni sbagliate,penalizzanti per i tanti pazienti e per le loro famiglie.
Non faremo passare la cosa in sordina,quasi in silenzio.Saremo,ancora una volta in prima fila,per ribadire la nostra indiscussa vicinanza a quanti avranno ulteriori difficoltà logistiche,ed il nostro affetto ai pazienti del comprensorio. Sembra una enorme contraddizione,nel momento in cui si invoca da ogni parte la prevenzione,chiudere presidi che si sono distinti per tempestività ed efficienza.
Un grazie ed un attestato di stima ai tanti medici ed a tutto il personale sanitario,che in tutti questi anni,si sono spesi per assicurare la loro professionalità ed i loro sorrisi ai tanti svantaggiati.