Reggio Calabria

Città metropolitana e Comune di Reggio Calabria in prima linea con i Sindaci: no al raddoppio dell’inceneritore

protesta inceneritore - gioia tauro

Si sono ritrovati questa mattina in Piazza dell’Incontro, nel cuore di Gioia Tauro, i Sindaci, le associazioni e i cittadini della Piana per ribadire il no all’ipotesi di raddoppio dell’inceneritore maturata nell’ambito dell’Ato unica regionale. Una manifestazione coordinata dal Sindaco di Gioia Tauro, Aldo Alessio e a cui hanno preso parte anche i Sindaci f.f. di Città metropolitana e Comune di Reggio Calabria, Carmelo Versace e Paolo Brunetti.

“E’ in atto in questo momento un’interlocuzione con il ministero a cui abbiamo inviato tutta la documentazione riguardante la possibilità di impugnare la legge regionale. Azione, quest’ultima, che può compiere solo il ministero naturalmente”, ha affermato il Sindaco metropolitano f.f. Versace.

“Siamo stati finalmente convocati dal presidente Occhiuto per martedì prossimo ha poi aggiunto il rappresentante di Palazzo Alvaro per una riunione formale e dunque auspichiamo che questa iniziativa possa segnare la ripresa di un dialogo aperto e costruttivo non solo sul futuro del nostro territorio ma, in linea più generale, sull’intera problematica dei rifiuti a livello regionale.

E naturalmente ha rimarcato Versace la prospettiva deve essere anche quella di rivedere le posizioni assunte dal Consiglio regionale anche se, a tal proposito, registriamo con amarezza l’assenza oggi in piazza, ma anche nelle precedenti iniziative pubbliche, dei consiglieri di Palazzo Campanella.

In questa partita crediamo che non ci si debba dividere perché in gioco ci sono il futuro della nostra terra e la salute dei cittadini, ma senza confronto è impossibile individuare percorsi e soluzioni condivise”.

Attraverso il Piano d’ambito e le linee guida che la Città metropolitana ha adottato, ha poi ricordato Versace, “l’abbiamo detto chiaramente: questo di Gioia Tauro non è un termovalorizzatore ma un inceneritore.

E abbiamo anche detto che questo impianto va ammodernato e messo in sicurezza. Siamo inoltre convinti che una linea operativa possa essere di aiuto al territorio metropolitano di Reggio Calabria. Ma quello che certamente non possiamo accettare è che Gioia Tauro diventi la discarica dell’intera Calabria.

Va portato avanti il lavoro, fondamentale e irrinunciabile, sulle discariche di prossimità che il nostro Ente sta facendo e per il quale voglio ringraziare il consigliere Salvatore Fuda che sta seguendo questo processo con grande attenzione. E proprio come la Città metropolitana di Reggio Calabria è riuscita ad individuare i centri di discarica, allo stesso modo ci aspettiamo che gli altri territori facciano la stessa cosa”.

Reggio Calabria ha voluto rispondere presente al grido d’allarme lanciato dal Sindaco Alessio e dall’intera comunità di Gioia Tauro, “anche perché sin dal primo momento – ha evidenziato Brunetti – siamo stati contrari all’ipotesi di raddoppio di questo impianto che, ribadiamo, non è un termovalorizzatore. Contrarietà che abbiamo manifestato con grande chiarezza alle massime autorità regionali, con in testa il presidente Occhiuto.

E siamo contrari perché questa prospettiva, nel quadro della nuova normativa, è completamente in controtendenza rispetto al percorso e ai grandi sacrifici che ha compiuto negli ultimi anni il territorio di Reggio Calabria.

Ci viene ripetuto in tutti i modi che l’obiettivo è il raggiungimento della soglia del 65% di raccolta differenziata, obiettivo su cui stiamo lavorando sia pur tra le mille difficoltà con cui devono fare i conti gli enti locali. E se questo è il percorso non si capisce bene per quale motivo dovremmo raddoppiare questo bruciatore che aumenterebbe la quota di indifferenziato.

La verità, in realtà, è una sola ovvero che occorre in tutti i modi incentivare la raccolta differenziata e ridurre al massimo la produzione e lo smaltimento dell’indifferenziato. Questo è il sentiero su cui sta andando il mondo intero e noi, come Comune e come provincia, non intendiamo fare alcun passo indietro”.

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