“Sento il dovere, quale ex deputato di Cosenza, delle Serre e della Valle
del Savuto, di rivolgere un appello per votare No al referendum del 1°
dicembre prossimo sulla fusione Cosenza-Rende-Castrolibero. E chiedo al presidente
Occhiuto di bloccare l’iter di questa proposta di legge autoritaria, prepotente, divisiva e
dannosa per l’area urbana cosentina.
È quanto afferma Paolo Palma, presidente della Associazione Dossetti e uno dei
promotori del Comitato Cosenza No alla Fusione – Per una Città Policentrica.
NOTA INTEGRALE
“Sento il dovere, quale ex deputato di Cosenza, delle Serre e della Valle
del Savuto, di rivolgere un appello per votare No al referendum del 1°
dicembre prossimo sulla fusione Cosenza-Rende-Castrolibero. E chiedo al presidente
Occhiuto di bloccare l’iter di questa proposta di legge autoritaria, prepotente, divisiva e
dannosa per l’area urbana cosentina.
È quanto afferma Paolo Palma, presidente della Associazione Dossetti e uno dei
promotori del Comitato Cosenza No alla Fusione – Per una Città Policentrica.
Non ho nulla, naturalmente contro Rende e Castrolibero, che sono una ricchezza per
l’area urbana, ma ritengo – afferma Paolo Palma – che ci si debba opporre a questa
ulteriore e più pesante iniziativa di squilibrio territoriale a nord che stravolge lo storico
equilibrio dell’area urbana ai danni di Cosenza, del suo centro storico, delle sue frazioni e
dei Comuni di cintura dei Casali, delle Serre e del Savuto, nonché di Piano Lago, l’area
industriale di Cosenza volutamente trascurata. Occorre piuttosto ricostruire a sud, attorno
a Cosenza, il polo economico agroalimentare che guarda alle ricchezze della Sila,
complementare rispetto altro polo economico – tecnologico che ruota, a nord, attorno
UNICAL.
Diciamo pertanto No – conclude il presidente della Associazione Dossetti – alla
marginalizzazione della Città capoluogo, che già s’intravede nitidamente con il tentativo in
atto dello scippo dell’ospedale già previsto a Vaglio Lise.
Diciamo No a una Cosenza-dormitorio, progressivamente depauperata delle sue funzioni.
Diciamo No, infine, all’;incredibile proposta del cambio di nome, ricordando agli immemori
che di Cosenza si parla nella Divina Commedia, canto terzo del Purgatorio.
Presidente Occhiuto, si può fare la storia in tanti modi. Ma bisognerebbe evitare la farsa”.
Paolo Palma