Comitato di quartiere “speranze ormai mortificate a Mosorrofa”

Mosorrofa un paese collinare a soli 7 km dal centro cittadino di RC. Un paese dove i bambini, i ragazzi, i giovani, gli adulti e gli anziani non hanno spazi o strutture dove poter vivere decentemente la relazionalità che aiuta la crescita della persona nella sua totalità.
I bambini e i ragazzi sono costretti a giocare in mezzo alla strada zigzagando tra le macchine. I giovani prendono la via della città. Adulti e anziani bivaccano negli angusti spuntoni che riescono a ricavarsi.
A Mosorrofa ci sono due aree già spianate, l’ex campo sportivo e Bufano. Bufano è un’area ricavata dall’estirpazione di ulivi bisecolari per fare spazio ad un costruendo campo sportivo, abortito; ad un centro ludico-ricreativo, abortito; ad un’area verde attrezzata, abortita.
Area che il comitato di quartiere Mosorrofa, sentiti i cittadini, ha indicato agli assessori competenti per un possibile sviluppo di progetti per dare ristoro agli abitanti del borgo.
Bufano, mentre la cittadinanza aspettava che prendesse forma qualche soluzione, e mentre tanti assessori e consiglieri si stracciavano le vesti assicurando che in quell’area ci sarebbe stato un futuro, qualcuno al comune la pensava diversamente.
Prima è stato dato il permesso, ad un’associazione privata, caratterizzata da una chiara scelta politico partitica, composta da pochi cittadini e senza l’avallo della comunità che si aspettava altro in quella zona, di piantumare alberi. Una bella soluzione laddove si erano sradicati ulivi bisecolari.
Ora, un altro insulto alla comunità mosorrofana: al centro dell’area vocata, si è dato il permesso di istallare una centrale elettrica. Detto fatto, la centrale è già in bella mostra al centro dello spiazzo.
Questo è sicuramente un indice che in quella zona il comune non intende realizzare le opere tanto attese dai cittadini oppure che, involontariamente chi ha dato il permesso per la cabina elettrica, non si è reso conto che con questa installazione si sarebbero mortificati gli eventuali progetti futuri.
Questa installazione è arrivata tra capo e collo proprio mentre, dopo anni di attesa, avevamo avuto due belle notizie: il prossimo/imminente inizio della ristrutturazione della San Sperato-Mosorrofa e la riapertura, anche se solo due giorni al mese, della possibilità di fare i documenti nella delegazione municipale di Mosorrofa.
I cittadini di Mosorrofa sentendosi abbandonati e vilipesi da quest’amministrazione comunale, memori di brutte esperienze passate, attendono la realizzazione delle opere per gioire, intanto si ritengono presi in giro e mortificati nell’attesa di una vera riqualificazione dell’area di Bufano.
È di due giorni fa la presentazione in pompa magna del Masterplan del comune di RC. Una visione della città del futuro, che come detto dagli stessi proponenti “deve cominciare da subito”.
Una visione che dovrebbe abbracciare costa e colline e rendere vivibile e attraente questa città per contrastare il continuo spopolamento e calo demografico. Calo che a dire il vero si concretizza soprattutto nelle zone collinari e montane.
Mosorrofa è passata negli ultimi trent’anni da una popolazione di circa 2450 ad una attuale di circa 1800. Chiediamoci perché una famiglia dovrebbe restare a vivere a Mosorrofa quando i bambini non hanno dove andare, i giovani devono emigrare verso la città per avere qualche sfogo, gli anziani bivaccare non si sa dove?
Chiediamoci cosa ha fatto quest’amministrazione per venire incontro alle necessità più volte manifestate dai cittadini e comunque cosi evidenti da non lasciare dubbi su cosa è più urgente fare?
Diamoci una risposta: invece di creare spazi per i bambini, giovani e anziani, il comune mette cabine elettriche, che potevano essere situate in altro posto, proprio dove queste opere di ristoro per il paese potevano e dovevano nascere. Una bella visione miope del futuro.
Purtroppo se non si hanno santi in paradiso non si ottiene niente. La frase che più mi son sentito dire in questi ultimi cinque anni di Comitato è: “non avete nessuno al comune?” Forse Mosorrofa paga il non avere nessuno nei palazzi del potere o forse di essere andata in piazza a chiedere quanto gli spettava invece di legarsi mani e piedi a qualche carro per poi restituire elettoralmente.
Io sono convinto che non è tutto marcio. Sono certo, per esperienza personale, che anche al comune c’è gente perbene che fa con coscienza il suo lavoro ma la zizzania ha abbondantemente oscurato il grano e all’orizzonte si vedono solo erbacce.
Chiediamo a questa amministrazione comunale di far rimuovere subito quella cabina elettrica, di riposizionarla in altro posto più consono e meno impattante sullo sviluppo futuro della città in generale e di Mosorrofa in particolare, sperando che a Bufano, e anche nell’ex campo sportivo, possa nascere qualcosa di buono e utile per i cittadini mosorrofani. Speriamo che la città futura presagita nel Masterplan comprenda pure Mosorrofa.
Pasquale Andidero
Presidente Comitato di Quartiere Mosorrofa