Conclusa con successo la 3° edizione del Festival del Mediterraneo svoltosi a Mosorrofa
Nell’Estate reggina, pur se ancora una volta dimenticati dal Comune e dalla Città Metropolitana, anche Mosorrofa si è ritagliata il suo spazio.
Nei giorni 9 e 10 agosto, organizzati dalla parrocchia San Demetrio in Mosorrofa e dall’Azione Cattolica della stessa parrocchia si sono svolti due eventi molto importanti.
Nella prima serata in piazza San Demetrio c’è stata la presentazione del libro San Demetrio di Tessalonica tra storia e leggenda scritto dal mosorrofano Demetrio Pellicanò.
Nell’introduzione il presidente dell’Azione Cattolica Pasquale Andidero ha messo in evidenza il forte legame che c’è tra Azione Cattolica, il borgo mosorrofano e San Demetrio. “L’Azione Cattolica è nata a Mosorrofa per volere del canonico Antonino Caridi nel 1911 e da quel momento ha intrecciato tutta la sua vita con la crescita della Parrocchia e dei giovani della parrocchia. Mimì (l’autore) è stato uno di questi. Sotto la guida di don Demetrio Cutrupi e affiancato dal presidente Nino Suraci, quello che sicuramente più di tutti rappresenta l’AC di Mosorrofa, è cresciuto spiritualmente e culturalmente all’interno dell’AC tanto da diventare quello che oggi è. Ed è proprio a loro che l’autore ha dedicato questo libro insieme ai suoi genitori. Ha camminato nel solco dell’AC per tanti anni, ha contribuito, sotto l’impulso di don Cutrupi, a far nascere e crescere l’ECO di Mosorrofa, si è laureato in Chimica e si è poi avviato alla politica ottenendo ottimi risultati. Eletto Consigliere comunale e nominato prima Assessore alla Cultura nella giunta Reale e poi Assessore al Bilancio nella giunta del Sindaco Italo Falcomatà nel periodo definito La primavera di Reggio, per l’opera di rilancio della città che si è cercato di fare, ed anche con buoni risultati.”
L’autore ha scritto nelle conclusioni “Si ama solo se si conosce. Si conosce solo se si ricorda” ed anche “Se non sappiamo chi siamo stati, non sapremo mai chi siamo o cosa saremo” la grandezza di questa opera è proprio la ricerca di fare memoria, di lasciare traccia a chiunque voglia approfondire il legame tra Mosorrofa, San Demetrio e il proprio essere mosorrofano.
Il parroco sac. Domenico Labella dopo aver espresso all’autore la stima e la riconoscenza di tutta la comunità parrocchiale si è detto convinto che “sia necessario che l’amore per il proprio paese e per la propria terra scaturisca da una conoscenza di essi e dalla consapevolezza della storia che li accomuna” e a tal proposito ha invitato tutti a leggere e meditare il libro.
Demetrio Sorgonà, Redattore capo dell’Eco di Mosorrofa, ha rievocato i primi passi di questo giornale parrocchiale che ha già compiuto 50 anni, mettendo in evidenza che Demetrio Pellicanò è stato uno dei primi redattori e ha contribuito all’avvio e alla crescita dello stesso. In quel solco tracciato tanti sono stati i giovani che si sono formati.
C’è stato poi l’intervento del prof. Paolo Cotrupi che ha tracciato le linee di una rievocazione storica della vita del paese e di San Demetrio e ha impreziosito l’incontro cantando a cappella un inno dedicato a San Demetrio di cui è anche autore.
Il prof. Orlando Sorgonà, che ha contribuito al libro scrivendone la prefazione, ha tracciato i cenni storici che hanno portato l’autore alla realizzazione dell’opera. Ha aperto anche la prospettiva di un approfondimento sulle radici storiche e sottolineato che la grandezza dell’opera sta nella grande accuratezza e rigore con la quale sono stati affrontati tutti i temi, come dice il sottotitolo “tra storia e leggenda”.
L’autore, Demetrio Pellicanò, per tutto il paese Mimì, ha condiviso col pubblico le motivazioni che lo hanno condotto a portato a termine questa fatica. Il primo di ordine morale, quasi che glielo dovesse a don Demetrio Cutrupi, il parroco che lo ha visto crescere e con il quale aveva già scritto e messa in scena un’opera teatrale sulla vita di San Demetrio.
L’altra per la constatazione che il legame tra il paese di Mosorrofa e San Demetrio, come traspare nel libro in tutta la sua interezza, è univoco, non si può raccontare la storia di Mosorrofa se si separa da quella di San Demetrio.
Nel libro si nota chiaramente l’importanza che il borgo Mosorrofa ha sempre avuto nella storia della città di RC e mette in chiara evidenza la notevole rilevanza della Santità di Demetrio di Tessalonica, la diffusione ovunque del suo culto ne è testimone.
La grandezza di San Demetrio è messa in risalto anche dal fatto che è uno dei pochi santi, insieme a San Giorgio, ad essere venerato sia nel rito latino e bizantino del Cristianesimo che nella chiesa Ortodossa.
I concittadini, che numerosi hanno reso ricca questa condivisione, hanno fatto proprie le parole con le quali concludeva il suo intervento don Mimmo “con questo libro, l’amico Mimì, ci offre l’opportunità per riconoscere il nostro patrimonio culturale e religioso, prenderne consapevolezza e darne nuova vita con quello spirito di fede autentica che si nutre dalla Parola di Dio e attinge alla testimonianza dei santi, e in particolare a San Demetrio, che si traduce in attenzione e impegno ad essere con gli altri e a saper camminare insieme agli altri, nella continua ricerca di quel bene comune, che è condizione per la vita di ogni comunità.”
Altro evento molto importante è la Festa degli Immigrati ed Emigrati, una festa che si pone in continuità con quanto la comunità parrocchiale e l’AC hanno sempre fatto in termini di accoglienza degli immigrati e di accompagnamento e vicinanza agli emigrati.
La festa è stata un momento di gioia e un’occasione per far incontrare emigrati ed immigrati che se vogliamo sono figli dello stesso destino. I nostri emigrati sono immigrati nel loro paese di destinazione e gli immigrati altro non sono che emigrati dalle loro città d’origine.
Grande è stata la partecipazione e molto toccante l’intervento di una ragazza nata in Francia da emigrati mosorrofani che si sente totalmente italiana e ogni anno torna nel SUO paese.
Le manifestazioni sono inserite nel programma Estate 2024 del Comune di RC anche se sono state realizzate solo con la partecipazione degli abitanti di Mosorrofa.
Il programma molto ricco è stato a totale carico, economico e di lavoro, della cittadinanza locale. Si è proseguito con un convegno sul Bergamotto e concluso con una sagra del Dolce. In mezzo si è svolta la serata più coinvolgente: lo Zecchino d’oro.
Circa 25 bambini dai 3 agli 8 anni hanno cantato sul palco regalando ai tantissimi convenuti momenti di vero spettacolo e gioia. La degustazione del classico panino con salsiccia e pasta all’amatriciana hanno accompagnato tutte le serate.
Un programma molto ricco realizzato grazie all’Azione Cattolica di Mosorrofa, alla caparbietà e al lavoro di Gianni Brigandì in arte Gandi, direttore di Radio Mediterranea, e alla totale collaborazione della gente di Mosorrofa che non perde mai occasione per dimostrare la propria laboriosità e disponibilità.
Pasquale Andidero
Presidente AC Mosorrofa