Reggio Calabria

Conclusi i lavori di riqualificazione del Parco Archeologico ‘Medma’. Impegno della Città metropolitana che restituisce un polo culturale di grande interesse

Per il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà “E’ un punto di partenza per ulteriori investimenti per quest’area di grande interesse archeologico”

Il sindaco metropolitano di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà ha inaugurato a Rosarno il nuovo Parco Archeologico Medma, a completamento dei lavori di riqualificazione, finanziati dalla Città metropolitana. L’investimento complessivo di Palazzo Alvaro è stato di circa 300mila euro e nello specifico gli interventi hanno riguardato la recinzione, la pavimentazione, l’area giochi, il ripristino dell’impianto elettrico e l’illuminazione esterna. Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, anche il vicesindaco metropolitano Carmelo Versace, il sindaco di Rosarno, Pasquale Cutrì, insieme ad alcuni rappresentanti dell’Amministrazione comunale di Rosarno, il consigliere metropolitano delegato Michele Conia, insieme ad alcuni rappresentanti dell’Amministrazione comunale di Cinquefrondi, il dirigente delegato per la direzione regionale dei Musei nazionali Calabria, Fabrizio Sudano, la soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio Reggio Calabria e Vibo Valentia, Maria Mallemace, il dirigente metropolitano del Settore Edilizia Giuseppe Mezzatesta, la direttrice del museo ‘Medma’ Simona Bruni e la dirigente scolastica Maria Rosaria Russo.
Il sito archeologico di ‘Medma’ rappresenta uno dei più vasti ed importanti, dal punto di vista culturale e scientifico, per l’area metropolitana reggina, ancora attivo come ritrovamenti grazie all’impegno della Soprintendenza. L’area interessata è costituita da una grande distesa di ulivi ubicata alle spalle del Museo e nelle immediate vicinanze dell’attuale cimitero di Rosarno, espropriata intorno agli anni ottanta del ‘900, corrisponde alle aree sacre di Calderazzo e S. Anna, note attraverso gli scavi dell’archeologo Paolo Orsi. Non mancano settori che illustrano l’abitato medmeo e le zone artigianali con presenza di pozzi e fornaci. Strettamente connesso al parco archeologico è il Museo di Medma che espone una gran parte degli oggetti rinvenuti nei lunghi anni di ricerche che la Soprintendenza ha effettuato a Rosarno già a partire da Paolo Orsi e fino ai nostri giorni. L’impegno della Città Metropolitana per il Parco Archeologico Medma, si inquadra in un più ampio programma di valorizzazione culturale dell’intera area reggina, avviato dal sindaco Giuseppe Falcomatà, finalizzato ad una nuova narrazione del territorio che parte, come in questo caso, dalle antiche tracce di civiltà magno greche.

“La Città Metropolitana – ha detto il sindaco Falcomatà – restituisce la città di Rosarno e all’intero comprensorio metropolitano un parco urbano archeologico enorme, che ci ricorda, ove ce ne fosse la necessità, che siamo seduti su un tesoro che ha 3.000 anni di storia. I reperti che sono venuti alla luce qui, sotto gli ulivi di Persefone, come sono stati definiti, sono un’eccellenza del nostro territorio”. “Questa giornata – ha aggiunto – la pensiamo come un punto di partenza. Abbiamo già dato la disponibilità a continuare a finanziare e sostenere la campagna di scavi, perché siamo convinti che ci siano ulteriori tesori ancora sepolti. La Città metropolitana deve continuare a investire nella cultura perché significa investire nel futuro. Ringrazio tutti gli attori che hanno reso possibile la giornata di oggi – ha concluso Falcomatà – a partire dalla dagli uffici e la Città metropolitana, l’architetto Mezzatesta, il vicesindaco Versace, il direttore Sudano, la direttrice del museo e parco di Medma, Bruni, il sindaco di Rosarno, la dirigente scolastica Maria Rosaria Russo, che hanno dimostrato grande lavoro di squadra”. “Siamo contenti di essere qui, con tutte le istituzioni, perché Rosarno – ha specificato Sudano – merita l’attenzione culturale che che giustamente si è costruita negli anni, nei secoli e che sembra un po’ dimenticata. Noi invece non l’abbiamo mai sottovalutata, perché come ufficio di Soprintendenza del Ministero, questo sito è stato sempre attenzionato, nel 2014 è stato inaugurato il Museo e poi sono stati tanti i passaggi che ci hanno portato ad avere il Museo e un parco aperti e condivisi. Oggi – evidenzia – facciamo un altro passo in avanti e per questo ringraziamo il lavoro portato avanti dal Comune, dalla Città metropolitana per aprirlo definitivamente tutti i giorni. C’è stato un lavoro prezioso con il sindaco Falcomatà, il vicesindaco Versace e l’architetto Mezzatesta per arrivare all’acquisizione della competenza sull’area area archeologica di Medma che la fa annoverare – ha concluso Sudano – tra i musei nazionali della Calabria”.

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