Cosenza

Concluso il XIX Convegno scientifico della Fondazione Lilli Funaro

Assegnate 6 borse di studio a giovani ricercatrici calabresi.

Convegno scientifico Fondazione Lilli Funaro - cosenza

L’Intelligenza Artificiale e la chirurgia robotica stanno trasformando il panorama della lotta contro i tumori perché consentono diagnosi precoci, trattamenti personalizzati e interventi chirurgici sempre più precisi e meno invasivi.

L’innovazione tecnologica sta ridefinendo quindi le strategie terapeutiche e apre scenari impensabili fino a pochi anni fa.

Di questo cambiamento, e soprattutto dei nuovi percorsi che la ricerca medica e scientifica stanno tracciando si è discusso nel Convegno scientifico della Fondazione Lilli Funaro.

Sotto la direzione scientifica del dott. Maurizio Berardelli, il convegno si è tenuto il 28 febbraio e il 1° marzo presso il Salone degli Specchi del Palazzo della Provincia di Cosenza, accogliendo contributi di alto livello sulle potenzialità delle nuove tecnologie utilizzate nella lotta contro i tumori.

Le due giornate hanno permesso di approfondire i progressi dell’Intelligenza Artificiale nelle sue più recenti applicazioni alla diagnostica oncologica, con particolare attenzione ai sistemi di imaging avanzato e alla personalizzazione dei trattamenti per migliorare i risultati sui pazienti.

Al convegno sono intervenute figure di spicco nel panorama scientifico, sanitario e dell’IA, come il professor Gianluigi Greco, ordinario di Informatica presso l’Università della Calabria e Presidente dell’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale, che ha evidenziato come «l’intelligenza artificiale oggi sviluppa una serie di tecniche, di tecnologie e di metodi che sono estremamente utili nell’ambito della lotta ai tumori, sia per la ricerca di base, per cercare proprio di avanzare le nostre conoscenze, ma anche nei sistemi di diagnostica, in particolare nell’imaging, fino ad arrivare alla medicina personalizzata, cioè capire come devono essere prescritti ed utilizzati i farmaci più moderni per essere il più efficace possibile contro i tumori».

Oltre a questo «l’Università della Calabria sta aiutando moltissimo il territorio perché si stanno creando gruppi di ricerche interdisciplinari, e c’è veramente molta speranza per il futuro perché gli ingegneri, gli informatici, i biologi, i chimici lavorano tutti all’unisono insieme alle strutture mediche ed ospedaliere per cercare di creare una forza sanitaria sempre più importante per la nostra terra».

Ma, oltre alla ricerca e all’applicazione dell’IA, si è discusso anche della necessità della prevenzione, di accelerare sulle campagne di screening sulle quali, in Calabria, si registra una significativa inversione di tendenza, come ha spiegato il dottor Antonio Graziano, Commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza: «Fino a pochi anni fa, la Calabria era fanalino di coda nelle statistiche nazionali.

Oggi il trend è invertito e i primi risultati concreti si vedranno nel 2025-2026. Lo screening oncologico per il tumore al seno ha raggiunto adesioni del 90% in alcune aree, grazie a un impegno costante sul territorio. Stiamo lavorando nella stessa direzione anche per il carcinoma del colon-retto e per la prevenzione del papilloma virus».

Michele Funaro, della Fondazione Lilli, in apertura del convegno insieme al dottor Maurizio Berardelli, ha sottolineato la necessità di supportare i giovani ricercatori, facilitando il trasferimento delle innovazioni dalla ricerca ai contesti clinici.

Nei saluti istituzionali sono intervenuti Mons. Luigi Renzo, Vescovo emerito di Mileto-Nicotera-Tropea, Giovanni Gasbarrini, Professore emerito di Medicina Interna presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, Antonio Graziano, Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, Marcello Maggiolini, Presidente del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia e Tecnologie Digitali dell’Università della Calabria, e Agata Mollica, Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Cosenza.

L’evento è stato aperto da Mons. Francesco Savino, Vescovo e Vicepresidente CEI per l’Italia Meridionale, con una riflessione sulla disparità sanitaria tra Nord e Sud. Il suo intervento ha preceduto le sessioni scientifiche del convegno. Gianluigi Greco, ordinario di Informatica presso l’Università della Calabria, ha esposto le implicazioni dell’Intelligenza Artificiale nei sistemi sanitari moderni.

Antonio Siniscalchi, responsabile del Centro di Neurosonologia dell’Annunziata di Cosenza, ha discusso l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale nella neurosonologia e nella diagnosi del declino cognitivo, mentre Alfredo Berardelli, professore ordinario di Neurologia presso l’Università La Sapienza di Roma, ha affrontato il tema della digitalizzazione nella neurologia. Angelo Porreca, direttore dell’UOC di Urologia ad Indirizzo Oncologico, Istituto Oncologico Veneto (IOV) – IRCCS di Padova, ha presentato le prospettive della chirurgia robotica in ambito urologico. Gianluigi Zaza, direttore dell’UOC di Nefrologia dell’Ospedale Annunziata di Cosenza, ha analizzato il rapporto tra Intelligenza Artificiale e trapianti renali, e Franca Melfi, direttrice dell’UOC di Chirurgia Toracica, sempre all’ospedale Annunziata, ha illustrato le innovazioni nella chirurgia robotica cardio-toracica.

Tra le attività principali della Fondazione Lilli Funaro, ha particolare rilevanza il sostegno ai giovani ricercatori. Questo impegno si traduce in un investimento concreto sulla formazione e sulla crescita scientifica di talenti emergenti, con l’obiettivo di incentivare la ricerca oncologica e favorire il progresso delle conoscenze mediche.

Così, anche quest’anno, a conclusione dell’evento, la Fondazione Lilli Funaro ha assegnato 6 borse di studio, due in più rispetto agli anni scorsi, a 6 giovani ricercatrici che hanno attivato percorsi di ricerca di assoluto interesse in campo oncologico:

  • Borsa di studio Lilli (7000€)ssa Giulia Gentile (AO di Cosenza) per lo studio “Valutazione del profilo genetico nei pazienti con adenocarcinoma polmonare non a piccole cellule e correlazione con l’efficacia della terapia basata sugli inibitori dei checkpoint immunitari”.
  • Premio Giovanni Reda (5000€)Dott.ssa Emine Tasan (Centro Sanitario Unical) per lo studio “Interazioni funzionali tra cellule di carcinoma mammario mutante Y537S e adipociti come elementi chiave nel sostenere la crescita e la progressione tumorale”.
  • Premio Famiglia Longobucco-Straface (1500€)Dott.ssa Alessandra Vicari (Gemelli Roma) per lo studio “Il trattamento pre-chirurgico con ligandi del recettore della somatostatina modula le cellule immunitarie infiltranti il tumore nei somatotropinomi”.
  • Premio Santina Bavasso (1000€)Dott.ssa Camilla Longobucco (Laboratorio Unical) per lo studio “Nanoparticelle di silice mesoporosa funzionalizzate per il rilascio selettivo di doxorubicina nelle cellule tumorali”.
  • Premio Irene Mancuso (1000€)Dott.ssa Elisabetta Pingitore (Magna Graecia di Catanzaro) per lo studio “Dalla diagnosi alla terapia: integrazione di peptidi specifici per BCMA nel trattamento dei tumori ematologici”.
  • Premio Francesco Cardile (1000€)Dott.ssa Adele Leonetti (Unical) per lo studio “Ruolo dell’antiestrogeno ICI come terapia adiuvante nel trattamento del glioblastoma”.

«Questo convegno ha dimostrato ancora una volta come la ricerca sia il motore del cambiamento nella lotta ai tumori ha dichiarato Michele Funaro della Fondazione Lilli.

Grazie al contributo di studiosi e medici, abbiamo avuto modo di esplorare scenari che fino a pochi anni fa sembravano futuristici e che oggi si stanno concretizzando nella pratica clinica. Il nostro impegno è quello di continuare a sostenere i giovani ricercatori, offrendo loro strumenti e opportunità per crescere e innovare.

La medicina sta evolvendo rapidamente, e la Calabria può e deve essere parte di questa trasformazione».

Hanno inoltre contribuito con i loro preziosi interventi Eugenio Corcioni, Antonio Mastroianni, Ferdinando Calabria, Giuseppe Passarino, Sebastiano Andò, Carlo Capalbo, Gianfranco Filippelli, Martino Maria Rizzo, Michele Morelli, Maurizio Berardelli, Lenino Peluso, Andrea Corsonello, Filippo Marino, Luigi Marafioti, Simona Sisca e Francesca Simonetti.

 La Fondazione Lilli Funaro è un’organizzazione senza scopo di lucro dedicata a promuovere la ricerca scientifica e a migliorare la qualità dell’assistenza e della cura sanitaria. Da ventuno anni, la Fondazione si impegna a sostenere progetti innovativi e a favorire la diffusione delle conoscenze in campo medico e sanitario.

Il convegno rientra nel progetto “CON LILLI PER UNA CALABRIA SOLIDALE E ACCOGLIENTE”, finanziato con risorse PAC 2014/ 2020- Az. 6.8.3, nonché dal brand “Calabria Straordinaria”, nell’ambito dell’“Avviso pubblico Attività Culturali 2023” della Regione Calabria.

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