Consegnati a Motta San Giovanni i lavori per la ristrutturazione del centro sociale Stefano Giordani
Sono stati consegnati i lavori per la ristrutturazione e la messa in sicurezza dell’immobile che ospita in piazza del Borgo il centro sociale “Stefano Giordani” e la struttura poliambulatoriale dell’Azienda sanitaria. I lavori, finanziati dal Ministero dell’Interno con un contributo complessivo pari a 1,6 milioni di euro, inizieranno subito dopo le festività pasquali.
Alla consegna hanno partecipato il sindaco Giovanni Verduci, il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Rocco Campolo, l’assessore alle Politiche sociale Enza Mallamaci, i tecnici del Comune, la ditta aggiudicataria dell’appalto integrato progettazione-esecuzione lavori.
L’intervento rientra nei cinque milioni di euro già ottenuti dal Ministero per la scuola elementare “Giovanni Mallamaci” (lavori in stato avanzato), per la viabilità Allai e Paolia (lavori quasi conclusi), per la scuola elementare di Sant’Elia (lavori in corso), per la scuola media Francesco Jerace (lavori in corso).
Importanti le novità previste dal progetto. La sala polifunzionale del centro sociale è stata prevista al piano terra, ingresso in piazza del Borgo, con uno spazio espositivo dedicato ai minatori, mentre gli uffici A.S.P. sono stati spostati al piano seminterrato con accesso indipendente dalla via Messana.
Per un ottimale funzionamento delle attività ambulatoriali lo spazio d’attesa è stato progettato prevedendo una reception collocata in posizione baricentrica, di forma circolare, tale da garantire un percorso di distribuzione interna senza interferenze tra gli utenti in entrata e quelli in uscita, in conformità anche alle attuali disposizioni anti COVID-19.
Sui lati saranno dislocati tre ambulatori, un servizio igienico con spogliatoi per il personale medico, due wc per utenti diversamente abili e il locale tecnico. Sul fronte strada è stata prevista un’ampia vetrata che apre lo sguardo verso la vallata sottostante.
La stessa vetrata è pensata in posizione arretrata in modo da creare un portico che funge da spazio filtro tra interno ed esterno, creando oltre ad una zona d’ombra nel periodo estivo, anche uno spazio protetto dal traffico veicolare.
Al piano terra la nuova configurazione spaziale prevede la realizzazione di una sala polifunzionale che occupa l’intera superficie centrale a doppia altezza con accesso principale dalla piazza e secondario dalla via adiacente. Lato valle, per l’intero sviluppo del fronte, è stata prevista una zona adibita ad un allestimento permanente dedicato alla memoria e cultura dei minatori.
A servizio di questo spazio espositivo è previsto un piccolo ufficio per l’amministrazione e gestione. Rimane invece inalterata la posizione della Guardia Medica che sarà tuttavia riprogettata e adeguate sia nell’accessibilità che nelle funzioni. Lo spazio interno della sala è caratterizzato dall’installazione lampade con pannelli fonoassorbenti colorati.
Particolare attenzione è stata posta all’accessibilità che garantisce un unico accesso principale sia per normodotati che per diversamente abili tramite una rampa inglobata nella gradinata che oltre ad essere funzionale caratterizza ed evidenzia l’ingresso principale.