Reggio Calabria

Continua il ciclo di appuntamenti scientifici promosso dal Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e dall’Università Roma Tre

Bronzi di Riace

Continua il ciclo di appuntamenti scientifici promosso dal Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e dall’Università Roma Tre, in collaborazione con altri Atenei d’Italia, in occasione del Cinquantenario anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace.

“Le armi dell’eroe. Riflessioni sull’aspetto originale dei Bronzi di Riace” è il titolo della conferenza del prof. Ludovico Rebaudo, dell’Università degli Studi di Udine, che si terrà online sulla piattaforma Microsoft Team, venerdì 6 maggio, alle ore 17.00.

«Valorizzazione e ricerca scientifica rappresentano un binomio indissolubile, anche nell’ottica della promozione culturale dichiara il direttore del Museo, Carmelo Malacrino. Il MArRC in questi anni ha investito molte energie nel coinvolgimento di Università ed Enti di ricerca per lo studio dello straordinario patrimonio archeologico esposto o conservato nei depositi.

Questo ciclo di incontri, curato dalla prof.ssa Giuliana Calcani dell’Università di Roma Tre e componente del CdA del Museo, sta riscuotendo grande successo, anche per l’ampia partecipazione ottenuta con l’uso delle piattaforme digitali.

Ringrazio la prof.ssa Calcani per questa importante iniziativa, volta alla conoscenza scientifica dei Bronzi di Riace, e il prof. Rebaudo per aver risposto con entusiasmo al nostro invito».

L’incontro affronterà uno degli aspetti più discussi, e d’altra parte più importanti, per l’interpretazione dei Bronzi di Riace: quali erano in origine le loro armi? «Le due sculture, com’è noto, sono state recuperate dal fondale marino prive dell’armamento che pure le doveva completare afferma il prof. Rebaudo.

Già nell’antichità, prima del loro spostamento sulla nave che ne ha causato il naufragio, è molto probabile che le armi fossero state tolte. Eppure tali elementi sono stati inseriti nelle copie che determinano, nell’immaginario comune, l’aspetto dei Bronzi di Riace, a partire da quelle realizzate dalla Städtische Galerie Liebieghaus di Francoforte, che presto arriveranno in Italia.

Le copie possono essere uno strumento importante di sperimentazione e di studio dell’iconografia degli originali, ma sono ricostruzioni corrette?», conclude Rebaudo.

Domenica 8 maggio, per tutta la giornata, ci sarà la “Festa della mamma al MArRC”, un piccolo riconoscimento a una delle persone più importanti nella vita di ciascuno. Tutte le mamme potranno ammirare i Bronzi di Riace e di Porticello, e visitare il Museo con biglietto ridotto, accompagnando i loro bambini, che come sempre potranno accedere gratuitamente.

A partire dal 1° maggio per entrare al Museo non è più necessario il Green Pass, mentre l’uso della mascherina resterà fortemente raccomandato.

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