Continuano gli scarichi fognari nel torrente Saitta a Lazzaro, l’Ancadic chiede il rifacimento urgente della rete
Da qualche giorno il torrente Saitta di Lazzaro è interessato dall’ennesimo scarico fognario esattamente sotto il ponte stradale del Corso Italia.
Sull’inquinamento causato da scarichi fognari l’ANCADIC ha ampiamente scritto e riscritto suggerendo anche i provvedimenti da adottare.
Perciò poche parole per segnalare il grave inconveniente igienico sanitario e richiedere l’ennesimo urgente intervento a tutela della salute pubblica e a salvaguardia dell’ambiente e sollecitare la definitiva messa a norma del sistema di depurazione, rete fognaria compresa.
Lo scarico fognario in questione ricade sotto il ponte stradale del Corso Italia in area piuttosto buia, per quanto possibile osservare rappresentiamo che questa volta non si tratterebbe di scarichi da pozzetti fognari, bensì della probabile rottura della condotta fognaria interrata, visto che i liquami sgorgano dall’alveo fluviale lato Reggio e a monte dello scarico l’alveo è asciutto.
Sicuramente in sede di visita ispettiva sarà individuata l’origine e la causa dello scarico e si potrà anche riscontrare la presenza di tubazioni fognarie parzialmente interrate, quindi esposte a rotture durante lo scorrimento delle acque torrentizie dal materiale da esse trasportato (pietrame e quant’altro).
Ribadiamo la urgente necessità di spostare la rete fognaria dagli alvei fluviali.
Al riguardo con nota del 15 dicembre 2021 con riferimento alla richiesta dell’ANCADIC di spostare la rete fognaria dall’alveo fluviale del torrente Oliveto, il Comune di Motta SG con nota del 2 agosto 2021 a firma del Dirigente del Settore Tecnico ci aveva comunicato, tra l’altro:
”la richiesta avanzata dall’Associazione ANCADIC relativa allo spostamento dei pozzetti e dunque di tutta la rete fognaria nei pressi del torrente Oliveto, realizzata in tempi remoti, è evidente che la stessa non possa essere riscontrata in tempi brevi, essendo necessarie risorse, sia per indagini e studi, sia per la realizzazione di eventuali interventi possibili”.
In riscontro a tale comunicazione l’ANCADIC aveva chiesto al Comune di Motta SG di farci sapere a distanza di cinque mesi dalla comunicazione quale deliberazione concreta di progettazione fosse stata fatta e richiesta di finanziamenti previo deliberazione del Consiglio comunale, ad oggi nulla è stato fatto sapere.
Giova ripetere che il Sindaco quale Autorità sanitaria locale ha il dovere di tutelare la salute dei cittadini, tutela che non va posta in essere dopo il verificarsi dell’evento ma attivando provvedimenti per impedire il verificarsi dell’evento prevedibile.
Su questo ennesimo scarico fognario ancora una volta l’ANCADIC ha interessato le istituzioni competenti, il Governo nazionale e il Commissario straordinario unico per la depurazione delle acque prof. Maurizio Giugni.