Corigliano Calabro: rapinano e feriscono un connazionale, rintracciati e arrestati 3 marocchini dai carabinieri
I Carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto nei confronti di tre marocchini domiciliati a Corigliano Calabro, rispettivamente di 25 anni, 23 anni e 31 anni, per il reato di rapina aggravata in concorso.
Tutto aveva inizio la notte scorsa, quando i Carabinieri ausonici venivano avvisati dal locale pronto soccorso che un cittadino marocchino era stato ricoverato con delle lesioni gravi, subite a seguito di una rapina perpetrata da alcuni connazionali, che avevano sottratto al malcapitato circa 4 mila euro in contanti, dopo averlo percosso e minacciato con dei coltelli da cucina.
Per tale motivo i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Corigliano Calabro iniziavano delle meticolose indagini per ricostruire i fatti e risalire ai responsabili. Venivano acquisite dalla vittima le prime necessarie informazioni per avviare le indagini, che si concentravano su dei connazionali del rapinato, di cui uno era da quest’ultimo ben conosciuto.
Scattavano diverse perquisizioni domiciliari e personali nella popolosa frazione di Schiavonea, concentrandosi soprattutto in una palazzina abitata da extracomunitari ed in poco tempo veniva individuato il gruppo dei verosimili rapinatori.
La vittima riconosceva senza ombra di dubbio uno dei rapinatori, in particolare quello che gli aveva sottratto materialmente i soldi che teneva in tasca, mentre degli altri due riconosceva il timbro di voce, essendo stato ripetutamente minacciato in lingua araba.
Inoltre venivano acquisite delle testimonianze che confermavano il fatto che il gruppetto di extracomunitari era uscito insolitamente in piena notte, per fare rientro poco più tardi.
Sulla base dei gravi indizi di colpevolezza acquisiti, nonché del concreto pericolo di fuga dei tre soggetti fermati, avallato dal fatto di essere tutti senza fissa dimora e senza uno stabile lavoro, alcuni destinatari anche di un ordine di espulsione dal territorio italiano, i Carabinieri, d’intesa con la Procura della Repubblica di Castrovillari, eseguivano il fermo di indiziato di delitto nei confronti dei tre uomini, traducendoli presso la Casa Circondariale di Castrovillari a disposizione dell’A.G.