Crea (ANCADIC): “La rete fognaria di Lazzaro continua a creare disagi alla popolazione e a minacciare la salute delle persone e l’ambiente marino”.
Da alcuni giorni il lungomare Cicerone di Lazzaro e il tratto di spiaggia alla foce del Torrente Catrica è ancora una volta interessato da liquami fognari che fuoriescono da un pozzetto situato nell’alveo fluviale del precitato torrente, di fatto trasformato in strada pubblica.
La perdita fognaria si ripete sistematicamente e nel corso degli anni è stata più volte oggetto di segnalazioni da parte dell’ANCADIC ed ancora oggi non si è provveduto alla definitiva soluzione. I pestilenziali odori fognari si percepiscono a notevole distanza e invadono le abitazioni situate a pochi metri dal pozzetto fognario. Vi è di più. I veicoli che transitano in quel tratto del lungomare Cicerone non potendo avvistare in tempo la presenza fognaria schizzano i liquami addosso alle persone.
Il periodo delle misure di confinamento imposto dall’emergenza pandemica è abbondantemente terminato e chi è chiamato a vigilare sul territorio dovrebbe effettuare i dovuti controlli soprattutto in questo periodo che le spiagge incominciano ad essere affollate e vigilare in quei punti ove si conosce già il ripetersi delle criticità fognarie.
Con tanti soldi spesati per costruire il depuratore dell’Oliveto ci troviamo con un impianto che è stato sequestrato e una rete fognaria che è un colabrodo. Così mentre Lega Ambiente assegna ad altri Comuni reggini e non solo reggini le bandierine blu noi stiamo a guardare, sperando forse di ottenere anche noi una bella bandierina, che potrebbe però essere di tutt’altro colore.