Criticità idriche, Caridi (FI) “il sindaco sollevi dall’incarico l’assessore Albanese”
Ogni anno puntuale si ripresenta il problema cronico dell’acqua. E, sempre puntualmente, il Comune trova le giustificazioni più assurde e banali, dicendo ai reggini di non poter pretendere di avere l’acqua nelle case H24. Nel 2021. Inaudito!
Sorvoliamo sui toni utilizzati dall’Assessore Albanese nei confronti non solo dei cittadini ma anche dei giornalisti in occasione della protesta di Condera, arroganza che un amministratore della cosa pubblica non dovrebbe avere.
Sorvoliamo anche sulla banalità delle scusanti professate a nome del Comune e della Giunta. Ma qui alla base del problema c’è un altro problema: presunzione e incompetenza generali nel risolvere questioni di primaria necessità; questioni per di più arcinote a tutti e che si protraggono da troppo tempo per un’inadeguata programmazione.
Pertanto, chiedo formalmente al Signor Sindaco di sollevare dall’incarico l’Assessore Rocco Albanese per manifesta incapacità nel ricoprire il ruolo pubblico assegnatogli, per cui è pagato dai cittadini stessi. Lo deve proprio ai reggini, per un atto di rispetto nei confronti di chi paga per un servizio non reso.
Oppure, se il Primo cittadino non ha il coraggio di ammettere i propri errori nella valutazione della squadra di governo, che si dimetta Albanese.
In ogni caso è giunto il momento di dare un segnale forte alla Città.
Sono trascorsi 7 anni da quando Giuseppe Falcomatà e gli uomini da lui di volta in volta scelti si sono accomodati a Palazzo San Giorgio. Ci dicano da allora quali problemi hanno risolto. Acqua, rifiuti, strade, lavori pubblici, edilizia scolastica, decoro urbano, impianti sportivi, politiche sociali.
In nessuno di questi fondamentali settori registriamo l’intervento concreto e risolutivo del Sindaco o di uno dei suoi.
I reggini sono stufi di sentire solo scuse e non vedere alcun risultato tangibile della propaganda Falcomatiana. Basta aria fritta. Adesso vogliamo i fatti!
Antonino Caridi