Crotone: il consigliere Pitaro convoca la IV commissione
“Se c’è un territorio dove più che altrove in Europa è clamorosamente violato il diritto costituzionale alla mobilità è quello Crotonese. Un problema che, sommandosi alle altre gravi criticità, avrebbe dovuto fare di quest’area dalle grandi potenzialità economiche e culturali, una priorità dell’agenda della Regione, del Governo e dell’Europa”.
E’ quanto afferma il consigliere regionale Francesco Pitaro che aggiunge: “Al contrario, si registra una miopia drammatica che le categorie sociali, gli amministratori locali e i settori produttivi del territorio fanno bene a segnalare, a partire dalla disattenzione sul futuro dell’aeroporto di Sant’Anna che, a intervalli regolari, torna alla ribalta per sottovalutazioni e incapacità di valorizzarlo per renderlo efficiente, sia per la mobilità dei cittadini che per promuovere sviluppo in una delle aree più flagellati dalla crisi.
A mio avviso propone il consigliere regionale partendo dalla sospensione dei collegamenti del Sant’Anna con Bologna e Bergamo e avendo presente l’urgenza di intervenire sull’intera gamma infrastrutturale che interessa il Crotonese (ma anche la Sibaritide e l’area centrale della Calabria), sarebbe utile che la IV Commissione del Consiglio regionale si riunisse, convocando tutti i soggetti che sul tema hanno voce in capitolo, ad incominciare dall’Assessore regionale e dal Presidente della Sacal.
E invitando a partecipare, o comunque inviandole l’esito dell’incontro, anche alla nuova Presidente (la calabrese Caterina Cittadino) della Commissione nazionale per il dibattito pubblico sulle grandi opere infrastrutturali da realizzare.
Proprio in una sede istituzionale, ancora viva e vegeta, si potrà fare il punto sia sulle difficoltà dell’aeroporto che sulla condizione della ‘SS106’ e, in particolare, per discutere del collegamento Crotone – Catanzaro in variante rispetto all’attuale tracciato della Strada Statale 106”.
Sottolinea Pitaro: “La riprogrammazione della spesa per la messa in sicurezza dei tratti pericolosi della ‘106’ su cui l’Assessore regionale si sta adoperando, l’Europa che per fare sviluppo suggerisce di dotarsi di una ragguardevole massa critica di infrastrutture materiali e immateriali e soprattutto le prospettive che dischiude il Next Generation Ue, che punta alla riduzione dei divari territoriali, debbono consentirci di concretizzare lo studio di fattibilità, consegnato dall’Anas alla Regione nella scorsa legislatura, del nuovo percorso che consentirebbe il collegamento fra Catanzaro e Crotone in 30 minuti.
Abbiamo visto conclude il consigliere regionale a cosa porta (praticamente a nulla!) l’impegno per lo sviluppo dei territori a strappi, piuttosto che incluso in una strategia complessiva.
In Calabria su questi temi dobbiamo trovare unità e condivisione, perché le risultanze incidono sulla qualità della vita di tutti, ma anche perché senza unità, condivisione e continuità nell’impegno non avremo mai l’ascolto necessario nei tavoli romani ed europei”.