Catanzaro

Dipendente denuncia molestie sessuali alle Poste: richiesta di giustizia

Un dipendente di un ufficio postale di Sellia Marina (Catanzaro) ha denunciato una serie di episodi di molestie sessuali e psicologiche sul posto di lavoro.

NOTA INTEGRALE

USB: denunciati atti di sessismo all’ufficio postale di Catanzaro sede smistamento di Sellia Marina;  le poste attuano la pratica dello struzzo, un egoistica indifferenza nei confronti degli altri e dei propri doveri!  

 A distanza di un mese dalla  nostra denuncia di atti di violenza sessisti  sul luogo di lavoro le poste italiane fanno orecchie di mercante, nemmeno un riscontro alle note pec inviate, un atteggiamento omissivo con tutto ciò che proprio poste italiane decantano il loro codice etico!! a parole.

Avevamo richiesto il ripristino di un minimo di legalità all’interno del posto di lavoro relativo alle molestie psicologiche e sessuali, ricevute dalla dipendente in servizio;  in considerazione che per molestia sessuale s’intende:  un comportamento a connotazione sessuale non desiderato dalla persona oggetto del medesimo e avente come scopo o come effetto di lederne la dignità o di creare un’atmosfera intimidatoria, ostile, offensiva o imbarazzante con richiesta di risposte formali a tali comportamenti; – nulla di tutto ciò : meglio tacere! 

Anche alla luce che  le molestie sessuali,  sono illegali, e costituiscono una discriminazione oltre a rappresentare una forma di violenza.  

Fatti gravi nei confronti di personale in servizio trimestrale collocato nella sede di Sellia Marina delle poste, per efficentare il servizio, si è partiti da parte del direttore del posto e del suo collaboratore con atti di vessazioni sul lavoro nascondendo missive da consegnare; nessuna formazione ai giovani che si avvicinavano al mondo del lavoro, alterazioni nei rapporti interpersonali per denigrare i lavoratori a tal punto che tanti giovani arrivati per lavorare sono scappati via. 

Per altri dopo apprezzamenti NON graditi sono dovuti intervenire i famigliari dentro la sede di Sellia a difesa della figlia con conseguenze che potevano sfociare in situazioni peggiori.

Non contenti;  alla nostra iscritta, prima,  durante le conversazioni nell’ambiente di lavoro alle sue rimostranze NON accettate su “battute” sessuali gli è stato risposto : “”ma tu cosa sei sotto la gonna una suora? “”.

Sempre più spregiudicati, negli atteggiamenti sessisti nel luogo di lavoro, durante una cena gli stessi responsabili della sede di Sellia delle poste italiane al tavolo dei commensali si sono presentati con una “”Bambola Gonfiabile di natura sessuale ”“  Condotta che ha superato i limiti della decenza e dell’umiliazione della dipendente presente  a tal punto da alzarsi e andare via.

Comportamenti che a tutt’oggi hanno influito ed influenzato  negativamente sul personale in materia di prestazioni,  senso di appartenenza, e sopratutto sulla salute mentale e la soddisfazione sul posto di lavoro. È emerso che i comportamenti e le pratiche sessiste,  frequenti e normalizzati, sono tanto dannosi per il benessere professionale quanto le molestie sessuali, – infatti la dipendente si trova ancora sotto cure mediche. 

Abbiamo ricordato alle Poste italiane che le molestie sessuali rappresentano una forma estrema di sessismo ed è stato dimostrato che comportano:  – paura, ansia, vergogna, rabbia; –  riduzione della produttività;  –  elevato assenteismo;  – riduzione delle prestazioni. Il cosi detto straining stress da lavoro

Inoltre, qualsiasi modello di comportamento sessista in essere può creare un’atmosfera «intimidatoria, ostile, offensiva o imbarazzante» che va immediatamente debellata,  e non mettere tutto sotto il tappeto nella speranza che ricada nel dimenticatoio e si persevera ulteriormente! 

La legislazione distingue tra le molestie basate sul genere, ossia qualsiasi comportamento indesiderato nei confronti di una persona in quanto donna, e le molestie sessuali, che implicano un comportamento indesiderato di natura sessuale.

Nelle more di una risposta attiveremo altre prerogative sindacali a salvaguardia di tanti giovani che si recano a lavorare trimestralmente alle poste pensando ad un futuro lavorativo migliore! – 18.01.25 J/A 

 

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