Reggio Calabria

Due neonati morti ritrovati in un armadio a Reggio Calabria

Marziale "indagini difficili al cospetto di assurdità"

Nel 2024 certe cose non dovrebbero accadere, perché l’informazione è anche abbastanza sul poter partorire in anonimato e lasciare in adozione i nascituri. E, d’altro canto, a nessuno è dato di potersi pronunciare in assenza di elementi che toccherà alle istituzioni inquirenti ricostruire.
Certo è che la notizia del ritrovamento di due neonati morti in un armadio desta raccapriccio e soprattutto connota sprezzo per la dignità umana”: è quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria.
“Certo, stando alle prime indiscrezioni non si tratterebbe di una storia di degrado sociale evidenzia il Garante ed allora potrebbe trattarsi di disagio psichico, ma viene molto difficile credere che i medici di ginecologia dopo averla ricoverata e visitata nei giorni scorsi all’ospedale di Reggio Calabria, come riportato dal Corriere della Sera, non si siano accorti che fosse incinta o che avesse addirittura partorito. Sarebbe paradossale, assurdo”.
“Non è la prima volta che neonati vengono occultati nell’armadio evidenzia Marziale è già capitato, in particolare un caso a Lecce, dove un corpicino è stato avvolto in una busta e chiuso in un armadio.
La vicenda ha sortito condanne fino a quattordici anni e mezzo per due congiunti della puerpera. A Ronchi dei Legionari, invece, una madre nascose il feto nell’armadio e venne prosciolta da ogni accusa per incapacità di intendere e di volere”.
“Aspettiamo, dunque, gli esiti delle indagini, che non si preannunciano facili considerate certe assurdità conclude il Garante rivolgendo il pensiero a quelle due creature, vittime comunque di una società che non ha pietà del genere umano nemmeno al cospetto della morte”.
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