Emergenza idrica a Lazzaro, il sindaco Verduci si rivolte al prefetto
La situazione di assoluta emergenza idrica che ha caratterizzato la stagione estiva, probabilmente di tutti i Comuni serviti dall’acquedotto del Tuccio, ha creato numerosi disagi sopportati con enorme difficoltà dalla comunità ed ha esposto gli uffici e gli amministratori comunali ad importanti sollecitazioni.
La nota trasmessa nel mese di giugno dalla Sorical, con la quale si comunicava la notevole riduzione della portata captata dalla sorgente sub-alvea del Tuccio, ha consentito ai Comuni di adottare alcuni provvedimenti per limitare i disservizi sulle reti acquedottistiche comunali.
Tuttavia, nonostante lo sforzo e l’impegno di tutti, lo stato di emergenza non è stato mai superato con le condizioni che adesso stanno peggiorando repentinamente mettendo a rischio anche l’ordine pubblico. Numerose, infatti, sono le denunce già formalmente presentate così come esasperati sono i toni di chi protesta per una situazione ormai insopportabile e minaccia azioni eclatanti.
I continui guasti alla condotta del Tuccio, la fornitura non costante in termini di portata da parte di Sorical, la rete idrica regionale pensata male e realizzata peggio con dislivelli insuperabili e il consumo oscillante nelle giornate della settimana, sono tutti elementi che non hanno consentito di programmare un calendario definitivo delle chiusure dei serbatoi comunali.
Inoltre, la rete idrica di Lazzaro, essendo presenti più serbatoi e più reti dirette, non consente di poter garantire contemporaneamente l’erogazione dell’acqua per l’intero territorio, soprattutto in occasione di diminuzione di portata così importanti.
Il Comune di Motta San Giovanni, in assoluta sinergia con la Protezione civile, ha assicurato interventi puntuali garantendo un servizio tramite autobotte presso gli edifici pubblici strategici e le famiglie in situazioni socio-sanitarie critiche.
Tale situazione è ormai divenuta insostenibile, non avendo più le risorse (economiche e di personale) per fare fronte alle richieste che quotidianamente aumentano in considerazione dell’ulteriore diminuzione della fornitura di acqua da parte della Sorical soprattutto per il territorio di Motta San Giovanni, ultimo comune della rete acquedottistica del Tuccio e quindi più svantaggiato.
Per tale motivo, volendo scongiurare probabili e ulteriori problemi anche di ordine pubblico, il sindaco Giovanni Verduci ha chiesto un autorevole intervento del Prefetto di Reggio Calabria affinché valuti la possibilità di convocare, con tutta l’urgenza che il caso richiede, un incontro con la società Sorical spa e tutti i comuni interessati per valutare l’adozione di provvedimenti urgenti, prendendo in considerazione anche una più attenta turnazione della fornitura dell’acqua a tutti i Comuni serviti dall’acquedotto del Tuccio.
Nelle prossime settimane, come annunciato in Consiglio comunale dal primo cittadino, sarà istituito un gruppo di lavoro, composto da ingegneri, geologi e agronomi, per uno studio approfondito della rete idrica comunale, con particolare riferimento a Lazzaro, che porti ad una valida ipotesi progettuale per la captazione di nuove risorse idriche riducendo così la dipendenza dall’acquedotto del Tuccio.