Ernesto Alecci sulla necessaria riattivazione del percorso di studi in Belle Arti in provincia di Vibo Valentia
In merito alla chiusura dell’Accademia di Belle Arti “Fidia” di Stefanaconi, a pochi chilometri da Vibo Valentia, ritengo sia necessario, anche in virtù delle numerose sollecitazioni ricevute dal territorio, riattivare nel minor tempo possibile un percorso di studi similare all’interno della provincia vibonese.
Non faccio certamente riferimento alla riapertura dell’istituto privato chiuso durante lo svolgimento dell’anno accademico 2020/21, per il quale è giusto attendere la fine delle indagini giudiziarie tuttora in corso.
Ma credo sia importantissimo un intervento urgente per procedere all’attivazione del percorso di studi in questo territorio e assicurare ai giovani della provincia la possibilità di frequentare le lezioni senza disagi o spese aggiuntive.
Ancora una volta nella nostra regione ci tocca, infatti, assistere alla riduzione dell’offerta formativa rivolta ai giovani studenti.
E’ in questo caso, tutto risulta ancora più grave perché avviene all’interno di un territorio molto povero da questo punto di vista e fragile economicamente, vittima di un già dilagante spopolamento.
Anche alla luce della precedente esperienza dell’Istituto “Fidia”, che aveva ottenuto dal Miur (Ministero dell’Istruzione e del Merito) il riconoscimento già dal 1998 e ogni anno faceva registrare centinaia di iscritti, non reputo giusto costringere i ragazzi che possiedono un’attitudine a questo tipo di studi, a frequentare gli istituti fuori provincia, o peggio ancora abbandonare i propri sogni e le proprie ambizioni.
Al contrario, considero necessario investire su queste potenziali risorse che, una volta terminato il ciclo di studi, attraverso il proprio lavoro potrebbero partecipare nei prossimi anni al recupero e all’incremento del già straordinario patrimonio storico, artistico e religioso della provincia, garantendo una leva su cui puntare per incrementare il comparto turistico.
Capisco che l’apertura di una sede ex novo potrebbe andare incontro ad una serie di difficoltà relative a valutazioni, permessi, accreditamenti etc, che dilaterebbero enormemente i tempi.
Per questo motivo chiedo alla Giunta, e in particolare all’Assessore regionale all’Istruzione, di dare vita in tempi stretti ad un tavolo di lavoro che coinvolga tutte le istituzioni interessate e valutare la possibilità di aprire, nel capoluogo o comunque nella provincia di Vibo, una succursale delle Accademie di Catanzaro o Reggio Calabria, riattivando così al più presto il percorso bruscamente interrotto.
In questo modo si darà la possibilità a tanti giovani di esprimersi al meglio, senza costringerli a ripiegare su percorsi di studi non confacenti alle proprie attitudini.
Credo che la rinascita per la nostra regione, e soprattutto nei territori più fragili, debba partire da un sempre maggiore investimento sulla cultura e sulle potenzialità e le ambizioni dei nostri ragazzi.