Ex stazione Ferroviaria di Lazzaro, ANCADIC: Nulla di nuovo sulle criticità segnalate
“Facciamo seguito alla richiesta del mese di 2020 concernente la messa in sicurezza di due maestosi pini le cui potenti radici di uno di questi hanno invaso il locale dato da RFI in concessione a “Adspem-FIDAS- Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue di Lazzaro” e frantumato una notevole porzione del pavimento, per invitare l’Ente competente ad effettuare con solerzia gli interventi concreti per la risoluzione delle criticità segnalate dall’ANCADIC di cui non si hanno notizie.” Così in una nota Vincenzo Crea Referente unico dell’ANCADIC e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto.”
“Per quanto riguarda la sistemazione degli alberi sono giunte a questa associazione ulteriori doglianze di alcuni cittadini che ritengono l’intervento di potatura eseguito dopo la segnalazione dell’ANCADIC non sufficiente per la risoluzione della criticità.”
“Si chiede pertanto di voler disporre una ulteriore visita ispettiva e conseguenziale intervento per eliminare ogni eventuale rischio e mantenere in salute gli alberi, i cui rami ancora propendono sull’area cortilizia privata di un condominio lato Reggio e a qualche metro dall’area cortilizia dell’abitazione sita al primo piano lato sud dell’ex stazione ferroviaria.”
“Pur tenendo conto dell’importanza del verde pubblico e sulle rilevanti funzioni da esso svolte: ecologico-ambientale, sanitaria, protettiva, igienica, culturale, didattica ecc., si chiede di valutare la possibilità di ridurre la loro altezza.”
“In data 27 aprile intorno alle ore 14,00 lo scrivente recatosi sul posto per riscontrare quanto lamentato da alcuni cittadini, rilevato a mio avviso le legittime doglianze a me esternate, ho rappresentato tale situazione a personale di RFI che si trovava sul posto, che preso atto della situazione si è riservato di riferire in merito all’Ufficio di Reggio Calabria. Resta da chiedere quando saranno eseguiti i lavori all’interno del locale dato in concessione alla “Adspem –FIDAS- di Lazzaro, al momento responsabilmente non utilizzato in attesa di attestazioni da parte dell’Organo tecnico che garantiscano la sicurezza della struttura.”
“In merito sono state nuovamente interessati il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Direzione Generale per il Trasporto e le Infrastrutture Ferroviarie Divisone 6 Roma, RFI Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane di Reggio Calabria, il Sindaco del Comune di Motta SG,la Prefettura di Reggio Calabria e il Gruppo Carabinieri Forestali di Reggio Calabria”, conclude la nota di Vincenzo Crea Referente unico dell’ANCADIC e Responsabile del Comitato spontaneo ‘Torrente Oliveto’.