Exterior velat, interior revelat – Mostra scultore ninobruno RC
“Il suo processo creativo si dispiega all’interno di alcune tematiche che stanno a cuore all’artista, come l’universo femminile, omaggiato e celebrato con la delicatezza di chi ne riconosce la forza vitale e il coraggio indomito contro ogni avversità, e poi la musica jazz che accompagna con le sue melodie e cadenze ritmiche la vita spirituale dell’artista, che in mostra ne evoca attraverso alcuni esemplari la bellezza impalpabile e le sonorità profonde, e ancora altri temi legati al Sud del mondo, all’umanità dolente dei migranti, degli ultimi, di ieri come quelli della nostra attualità, e infine altre elaborazioni che nascono semplicemente da ricordi o da incontri straordinari.”
Con queste parole la storica dell’arte reggina Roberta Filardi ha commentato la mostra di sculturine (così le ama definire l’artista) di ninobruno (nome d’arte di Nino Bruno), mostra che si sta svolgendo con successo nella Sala “U. Boccioni” di Palazzo Alvaro (sede della Città Metropolitana), con la collaborazione del Circolo del Cinema “Cesare Zavattini” e l’Associazione “Territorio e progresso” di Reggio Calabria.
L’allestimento in situ di questa mostra dal titolo “La Forma e il Pensiero” è stato curato dagli architetti Anna Benedetto e Vincenzo Giordano unendo competenza della spazialità e gradevolezza del risultato espositivo.
Ancora aperta sino a venerdì 12 aprile, con orario 9:30-18:30, in Mostra è possibile per i visitatori inquadrare il qr code delle opere e esplorare il portfolio delle opere dell’artista reggino e “andando al cuore della sensibilità di ninobruno. Perché, exterior velat, interior revelat” (Giovanni Crotti, in un suo contributo critico sulla creatività di ninobruno).
foto Piero Versace