Falcomatà al convegno ANCE: “Il sistema delle costruzioni verso il nuovo piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici”
Il saluto del primo cittadino: “Momento fondamentale per trasformare e rigenerare il nostro territorio. Disponibile circa 1 miliardo di euro per migliorare la vita dei nostri cittadini”
“È un momento fondamentale per il nostro territorio, in generale per la capacità e la possibilità dei nostri territori di potersi trasformare e rigenerare. Questa due giorni sarà sicuramente l’occasione per fare una sorta di ‘Rekap’, come il titolo dell’iniziativa, ma anche per ragionare insieme su come di più e meglio si possa fare”. Così il sindaco metropolitano di Reggio Calabria, intervenendo al convegno Ance: Il sistema delle costruzioni verso il nuovo piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, in fase di svolgimento a Reggio Calabria al Museo archeologico nazionale.
“Lo studio ‘Rekap’ illustrato dalla professoressa Nava – ha aggiunto Falcomatà – ci ha detto molto sulle tecniche di rigenerazione urbana, sull’approccio, sulla qualità dei materiali, sui progetti che stanno alla base dell’idea di un territorio che cambia, si rinnova e si rigenera. E’ lo stesso lavoro che da anni, nella nostra città, stiamo portando avanti senza perdere nessuna delle occasioni attraverso l’utilizzo dei fondi europei, i bandi nazionali, i fondi del Pnrr. Si tratta di risorse – ha ricordato il primo cittadino – che possono consentire alla nostra città di cambiare volto, ma soprattutto andare incontro a quelle che sono le esigenze dei cittadini e dotarsi di un parco progetti, di un’idea di città che non è soltanto quella ereditata da progettazioni e idee e visioni di città di qualche decennio fa, ma è finalmente un’idea di città nuova, condivisa che sta al passo coi tempi che sta al passo con le nuove esigenze dei cittadini. Si tratta di argomenti che abbiamo trattato al recente G7, anche nell’ultimo incontro avuto con il ministro Tajani, ossia l’idea che ogni idea di sviluppo, di cambiamento di rigenerazione urbana di un territorio, non possa più prescindere da un approccio antropologico che rispetti l’uomo inteso come persona che sta all’interno di un ecosistema”.
“L’esigenza di futuro – ha concluso il sindaco Falcomatà – spesso ci ha fatto prendere delle decisioni che nulla avevano a che fare con la sostenibilità, col rispetto dell’ambiente, con la rigenerazione, con la resilienza. Quello che invece noi abbiamo il dovere di fare, penso ai fondi Pinqua per i quartieri della nostra città, circa 54 milioni di progettazione, anche tutte le altre attività tra Patti per il Sud, fondi della Coesione, Pon Metro, Pn Metro plus, che ammontano circa a 1 miliardo di programmazione, è quello di migliorare la qualità della vita delle persone e dei cittadini, naturalmente nel pieno rispetto delle normative e dei luoghi”.