Calabria

L’inviata Rosanna Astengo della Graziano Tomarchio Tv in collegamento dal Festival di Sanremo per Radio Jukebox e Radio Ricordi

Rosanna Astengo

Sembrava un festival diesel, partito con un ritmo un po’ lento ma che invece si è rivelato una vera e propria bomba con tanto di rimando all’episodio ormai famoso del 2020 di morgan e bugo, ma andiamo con ordine:

La serata si apre con un minuto di silenzio per le vittime del tragico terremoto in turchia e siria, e poi il momento dedicato alla costituzione, con un emozionatissimo amadeus che saluta il presidente della repubblica sergio mattarella, il primo presidente ad assistere al festival, insieme alla figlia laura. L’occasione è il 75* anniversario dell’entrata in vigore della costituzione, come anticipato da amadeus.

A celebrare la carta fondamentale Roberto Benigni con un monologo che ripercorre il sentiero che porta alla democrazia. In particolare Benigni ha ricordato l’art. 21 che sancisce la libertà di pensiero, una libertà da ribadire necessariamente e che arriva dopo una dittatura che ha condizionato pesantemente il pensiero comune degli italiani che hanno vissuto la paura di pensare in maniera autonoma.

Ma veniamo alla serata, con Chiara Ferragni che ha sfoggiato il primo look Dior elegantissima, con una stola che portava la scritta “pensati libera” un messaggio per se stessa e per tutte le donne, mentre più discutibili i look schiaparelli, soprattutto il secondo con il suo corpo disegnato per lanciare un messaggio contro l’odio social che la riguarda da sempre.

Chiara ferragni che ha avuto un momento tutto per sé durante il quale ha letto una lettera a se stessa in cui ha parlato essenzialmente della sua vita e delle tante difficoltà che incontrano quotidianamente le donne che lavorano e devono contemporaneamente essere mamme, lavoratrici e devono confrontarsi con un mondo ancora troppo maschilista e intriso di odio che passa soprattutto attraverso i social.

Un altro momento che ha riguardato l’influencer è stato quello in cui ha condiviso il palco con le operatrici e la presidente dell’associazione Dire donne in rete, che hanno parlato di violenza sulle donne, un fenomeno che speriamo di non raccontare mai più un giorno.

Una serata costellata di grandi momenti di spettacolo culminati con l’esibizione dei Pooh che hanno emozionato il pubblico dell’ariston e i commentatori social ripercorrendo la loro carriera con le canzoni più belle della loro storia, insieme ad un ritrovato riccardo fogli ed un momento di profonda commozione con l’esecuzione di Uomini soli con cui hanno vinto il festival nel 1990: in questa esecuzione presente anche Stefano d’orazio, con un sapiente montaggio video che ha permesso di riportare sul palco lo storico batterista dei pooh, sostituito oggi dal figlio di red canzian.

I pooh hanno annunciato un evento allo stadio san siro per il 6 luglio, mentre è per la settimana prossima l’appuntamento con il loro docu film un attimo ancora.

Sul palco di piazza colombo invece un piero pelù in grande forma ha riproposto la sua Gigante, portata al festival nel 2020 e dedicata al suo nipotino appena nato, riproponendo anche la stessa scena di tre anni fa in cui prende in prestito la borsetta di una spettatrice.

Il momento più basso invece si è toccato con l’esibizione di Blanco: dopo aver duettato ancora una volta con mahmood in brividi, vincitrice lo scorso anno, il giovane rapper ha presentato il suo nuovo singolo l’isola delle rose; ad esibizione iniziata, un problema tecnico pare averlo disturbato, così ha iniziato a sfasciare la scenografia mentre la musica continuava ad andare avanti.

A fine esibizione amadeus gli chiede cosa fosse successo e blanco ha risposto che non potendo cantare ha pensato di divertirsi così. Ovviamente il pubblico ha fischiato sonoramente, gianni morandi sconvolto ha aiutato le maestranze a ripulire la scena per permettere agli altri artisti di esibirsi.

Grandi critiche non solo per blanco ma anche per amadeus, accusato di essere stato troppo servile e accomodante nei confronti di un giovane che invece si è dimostrato maleducato e superbo, ed in effetti avrebbe potuto evitare di offrirgli la possibilità di esibirsi di nuovo, cosa che poi non è accaduta per mancanza delle condizioni necessarie, come ha dichiarato amadeus sul palco.

In un festival in cui si parla di violenza, di lotta all’odio social, di pace, un gesto di questo genere non può passare sotto silenzio.

Sul finale di serata un omaggio a Lucio battisti che a questo punto avrebbe meritato uno spazio maggiore, considerato anche lo spessore artistico che ne fa un pilastro del cantautorato italiano.

Ma veniamo alla gara, la prima a cantare anna oxa che con Sali non ha convinto del tutto, mister rain con i suoi bambini ha emozionato il pubblico, fantastico marco mengoni con due vite destinato al podio, elodie sempre impeccabile anche se il pezzo due non convince del tutto.

Gianluca grignani torna all’ariston con un brano dedicato a suo padre quando ti manca il fiato in cui racconta il rapporto con sui padre , l’emozione ha giocato qualche scherzo ma le sensazioni hanno raggiunto il pubblico che l’ha sostenuto con un grande applauso. Convincenti anche i cugini di campagna con la loro canzone scritta dai la rappresentante di lista lettera 22, i colla zio outsiders con non mi va.

Ultima ad esibirsi mara sattei con duemila minuti, scritta da damiano david.

La classifica parziale vede al primo posto marco mengoni, secondo posto per elodie, terzo  coma cose l’addio quinto leo gassman terzo cuore quarto ultimo con alba e ultima anna oxa con Sali.

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