Calabria
Filippo Mancuso replica a Giuseppe Conte “sulla Calabria un giudizio offensivo”
“È offensivo il giudizio che dà il presidente del M5s Giuseppe Conte sul voto in Calabria. Rispondendo alle domande dei cronisti sul caso Calabria che vede il forzista Andrea Gentile contendere il seggio alla eletta M5s alla Camera Elisa Scutellà, afferma che non si può fingere di ignorare che in Calabria il voto non sia libero e non abbia un forte condizionamento politico-mafioso.
Ebbene, senza entrare nel merito della vicenda relativa alla contesa del seggio di cui è delegato a esprimersi un comitato parlamentare, non si può che dissentire da una visione così arcaica e grezza del leader grillino nei confronti dei calabresi e della loro libertà di voto.
La nostra è una terra difficile e complicata, anche dal punto di vista della presenza della criminalità, ma grazie a Dio, da diversi decenni ormai, è una terra evoluta, democratica e libera da condizionamenti pseudo mafiosi.
Conte, invece, affermando esattamente l’opposto, secondo tesi fortemente stereotipate in cui si vuole mettere addirittura in dubbio la regolarità del voto in quanto condizionato da pressioni mafiose, insulta un’intera regione.
Curiosamente, lo stesso Conte non mette in discussione il voto in Calabria quando si premia il M5s, come avveniva qualche anno fa. Lo fa però oggi quando a prevalere sono gli altri partiti a lui avversi.
Ad ogni modo ciò che non è tollerabile è accettare i soliti luoghi comuni che pretendono di dipingere la Calabria, così come altre regioni del Sud, esclusivamente un luogo di perdizione e di perenne malaffare.
Se ne faccia invece una ragione Conte: in Calabria i cittadini sono liberi ed emancipati, votano a volte per il centrodestra e a volte per il centrosinistra, secondo le proprie convinzioni e il proprio giudizio morale sull’azione, le capacità e i diversi progetti politici”.