“Gente in Aspromonte” organizza il 19 gennaio una visita guidata al Parco di Taureana
Da questo lembo meridionale della Calabria Tirrenica, di fronte all’affascinante scenario naturalistico dello Stretto di Messina, dove il terrazzo di Monte S. Elia precipita vorticosamente, alla spiaggia sabbiosa della Tonnara di Palmi ornata dalla scogliera alta e rocciosa dello Scoglio dell’Ulivo, dove in cima vegeta una pianta di Ogliastro oramai cristallizzata, da qui ha inizio la nostra particolare escursione.
Raduno: Ore 09:30 nei pressi dello Scoglio dell’Ulivo (Tonnara di Palmi)
Partenza Escursione: Ore 10:00
Come arrivare: Dall’autostrada prendere l’uscita Palmi, dirigersi verso il centro e al quadrivio posto lungo la SS Palmi-Gioia Tauro, prendere la statale a destra verso Gioia Tauro lungo la quale s’incrocia, dopo qualche Km, una strada a sinistra che scende alla Tonnara e allo scoglio dell’Ulivo.
Descrizione del percorso:
Partiremo dallo Scoglio dell’Ulivo e da questo scenario marino, seguiremo la costa con le sue sabbie bianche, il lungomare con gli stabilimenti balneari ed alcuni ristoranti posti lungo il dispiegarsi dell’antico villaggio di pescatori, proseguendo verso la darsena del porto, dove il promontorio roccioso dell’antica Taureana si adagia verso il mare, supereremo lo scoglio “du Grongu” posto proprio sotto la Torre Saracena e subito più avanti “U Scogghiazzu”.
Tra gli scogli della località Pietre Nere, più avanti, dove ai tempi di Murat era ubicato un Fortino a forma esagonale fornito di cannoni inizia, invece, la nostra risalita.
Da qui si attraversa, a destra, la strada bitumata dirigendosi verso la via della vecchia Dogana e all’incrocio della Piazza, nei pressi della Chiesa di Santa Maria di Portosalvo, dove anticamente sorgeva una Cappella rurale dedicata alle Anime Abbandonate del Purgatorio, avremo di fronte un’antica fontana, da qui, prenderemo, a destra, la pista che risale verso Taureana attraverso case Romeo e la contrada Fallacca.
La risalita è lenta e gradualmente attraverseremo una serie di pianori coltivati ad ortaggi ed uliveti tra case coloniche, dove furono rinvenuti tombe pagane, alla contrada Fallacca scollineremo.
Da qui il percorso lambisce i dirupi che si affacciano lungo la Costa Viola, il paesaggio costiero è molto suggestivo ed affascinante: lo Stretto di Messina e le isole, da una parte, sembrerà di toccarle con mano; dall’altra, il litorale tirrenico da Capo Vaticano fino Scilla, con le antiche vigne poste a ridosso di Bagnara e della Marinella, con lo scoglio dell’Ulivo e Monte S. Elia che sovrasta la città di Palmi; l’Aspromonte, alle nostre spalle, chiude la cornice di questo variegato angolo di Calabria.
Dopo la risalita e l’attraversamento dei terrazzamenti saremo sulla via del Vescovado che attraversa la contrada Cupola (o Cubbula) fino a raggiungere il Parco dei Tauriani “Antonio De Salvo”.
Lungo un percorso panoramico interno al Parco che conduce al complesso monastico architettonico/archeologico di San Fantino è possibile ripercorrere oltre duemila anni di storia, vedremo, infatti: la Casa mosaico, il basamento del Tempio etrusco/italico, un tratto del basolato con gli spezzoni di lastricato dell’antica via Romana o via Aquilia, il Palazzo di Donna Canfora, i resti del Teatro romano, la Torre Saracena, fino a raggiungere il complesso monastico architettonico/archeologico di San Fantino, con i resti di una cisterna romana del I -IV secolo a.C., la Cripta paleocristiana del sec. IV, i resti archeologici di una basilica bizantina e il Tempio del XIX secolo. Il percorso, in linea, prevede il rientro seguendo la pista fatta all’andata.