Calabria

I capigruppo del centrodestra e Mancuso replicano alla consigliera del Pd Bruni

palazzo campanella
“Ci fa piacere che l’annuncio della ricandidatura dell’on. Occhiuto sia stato accolto con grande entusiasmo dai calabresi che vogliono vincere la sfida del cambiamento.
Ci dispiace, invece, apprendere che la notizia abbia acuito il disorientamento di alcuni componenti del ‘campo largo’, al punto che la consigliera Bruni, forse ancora tramortita dalla sonora sconfitta di tre anni or sono, ascrive la ‘gioiosa macchina da guerra’ comunicativa al Presidente della Regione, quand’ è noto che la locuzione (diventata celebre nel 1994) identifica l’alleanza di sinistra.
Nella comunicazione del presidente Occhiuto, al contrario, si evince esclusivamente la responsabilità di tutelare gli interessi collettivi. A testa alta, senza complessi di inferiorità e attraverso riforme di sistema che hanno reso, dopo decenni di politiche sbagliate del centrosinistra, protagonista la Calabria in Italia e in Europa.
L’impressione è che parte dell’opposizione abbia scelto di comunicare, fin dall’inizio della legislatura, un nullismo progettuale contrassegnato dal rifiuto a confrontarsi sulle centinaia di proposte innovative del centrodestra.
E che lo faccia o perché condizionati da una grave regressione riformista o perché non dispone di aggiornate analisi per studiare i vari dossier alla luce delle dinamiche economiche e delle accelerate mutazioni tecnologiche del nostro tempo.
Non si spiega altrimenti un atteggiamento che insiste nell’errore culturale e politico di enfatizzare ciò che non va, piuttosto che i molteplici successi conseguiti dalla Regione in ogni settore, nonché i punti di forza della Calabria su cui far leva per generare sviluppo e occupazione.
Al governo della Regione, se ne facciamo una ragione Bruni e compagni, c’è un Presidente dinamico e proattivo, sostenuto da una maggioranza coesa e impegnata a risolvere i problemi.
Tutti consapevoli che c’è ancora tanto da fare per rendere la Calabria una regione normale, ma non con gli esercizi di un’opposizione demagogica e sterile, bensì con leggi e provvedimenti amministrativi che aiutino il sistema-regione a essere più attrezzato, più trasparente, più moderno e più competitivo”.
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