Reggio Calabria

Il 4 marzo a Reggio Calabria la presentazione del libro “Criminalità socializzata, Le mafie nei social network dai pizzini ai post”

accademia belle arti reggio calabria

La Iod edizioni annuncia la prima presentazione ufficiale della 30ª  pubblicazione della collana Cronisti scalzi, dedicata alla memoria di Giancarlo Siani, dal titolo  “Criminalità socializzata. Le mafie nei social network. Dai pizzini ai post” del giornalista Claudio Cordova.

La prima presentazione ufficiale del volume si terrà il prossimo martedì 4 marzo presso l’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria.

L’evento avrà inizio alle 17.30 e vedrà la partecipazione del prof. Francesco Pira, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’Università di Messina, e del prof. John Dickie, storico e docente presso l’Università di Londra.

A moderare l’incontro sarà il sociologo Fulvio D’Ascola, mentre le conclusioni saranno affidate all’autore, Claudio Cordova.

Il libro “Criminalità Socializzata: Le mafie nei social network”, scritto dal rinomato giornalista Claudio Cordova, offre un’analisi penetrante e dettagliata dell’evoluzione delle mafie nell’era digitale.

Il testo si presenta come un’indagine approfondita sulla transizione della criminalità organizzata dai mezzi comunicativi tradizionali verso le nuove piattaforme digitali, delineando come i social network siano diventati uno strumento fondamentale per la propaganda, la gestione delle operazioni e la costruzione di un’immagine pubblica manipolata.

Attraverso una narrazione incisiva, Cordova esplora il modo in cui figure criminali utilizzano piattaforme come Twitter per diffondere le proprie narrazioni, Instagram per esibire uno stile di vita lussuoso e invidiabile e TikTok per attirare l’attenzione dei giovani, trasformandoli in potenziali reclute.

Il libro evidenzia come la digitalizzazione abbia offerto alle organizzazioni mafiose nuovi metodi per infiltrarsi nel tessuto sociale in modi precedentemente impossibili.

Cordova utilizza una combinazione di analisi storica, reportage sul campo, interviste e studi di caso per costruire una narrazione che è tanto educativa quanto allarmante. Attraverso esempi concreti, mostra come la mafia abbia adottato le tecnologie digitali non solo per migliorare la propria efficienza operativa ma anche per combattere una guerra di percezione, influenzando l’opinione pubblica e neutralizzando le voci critiche.

Il volume è arricchito da una serie di riflessioni sulle implicazioni di questa evoluzione per le forze dell’ordine e per le strategie di contrasto, sottolineando la necessità di un approccio aggiornato e adeguatamente informato che integri competenze digitali avanzate.

Cordova critica apertamente l’insufficienza delle risposte tradizionali al fenomeno mafioso digitalizzato e propone un dialogo più costruttivo tra tecnologi, legislatori, esperti di sicurezza e comunità civili.

Il volume, peraltro, si avvale della prestigiosa prefazione del prof. Francesco Pira, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso l’Università di Messina, e del prof. John Dickie, storico e docente presso l’Università di Londra.

Inoltre, “Criminalità Socializzata” non si limita a descrivere i problemi; offre anche una visione prospettica, suggerendo modi in cui la società civile può utilizzare gli stessi strumenti digitali per combattere la criminalità organizzata, promuovere la trasparenza e sostenere il giornalismo investigativo indipendente.

Con una scrittura chiara e accessibile, arricchita da dati e riferimenti accurati, il libro si rivolge a un pubblico vasto, dagli accademici agli studenti, dai professionisti del settore legale ai cittadini comuni interessati a comprendere le sfide contemporanee poste dalla criminalità organizzata.

“Criminalità Socializzata” di Claudio Cordova si afferma come una lettura essenziale e illuminante, un lavoro che aggiunge una dimensione critica al dibattito sulla sicurezza pubblica nell’era digitale e offre strumenti per una risposta più efficace e informata al crimine organizzato.

Criminalità socializzata. Le mafie nei social network. Dai pizzini ai post del giornalista Claudio Cordova è la 30ª pubblicazione della collana Cronisti Scalzi, dedicata alla memoria di Giancarlo Siani, il giovane giornalista napoletano ucciso dalla camorra il 23 settembre 1985 per il “reato di libera scrittura “.

La collana Cronisti Scalzi nasce dall’impegno di Iod Edizioni di dare voce a quelle storie che spesso restano invisibili, sommerse dall’indifferenza o dalla paura.

È un progetto editoriale dedicato a tutti coloro che, con coraggio e determinazione, scelgono di raccontare realtà scomode, ingiustizie e verità taciute, ispirandosi all’esempio di Giancarlo Siani.

Un omaggio ai Cronisti di Frontiera
Cronisti Scalzi vuole essere un tributo ai giornalisti, scrittori, educatori e cittadini che si impegnano nel denunciare le mafie, le disuguaglianze sociali, le violenze e i soprusi. Il nome della collana richiama la figura del cronista che lavora “scalzo”, immerso nella realtà più autentica, vicino ai protagonisti delle sue storie.

Ogni libro pubblicato nella collana esplora temi fondamentali per la nostra società: la memoria, l’impegno civile, le disuguaglianze sociali, la lotta alle mafie, l’emarginazione, le migrazioni e i diritti umani e nuove narrazioni delle mafie. Questi titoli non solo denunciano, ma offrono anche spunti di riflessione e strumenti per comprendere e affrontare le sfide del nostro tempo.

Una missione di resistenza culturale
La collana Cronisti Scalzi è un ponte tra passato e presente, tra memoria e impegno attuale. Ogni titolo pubblicato rappresenta un tassello di una resistenza culturale che si oppone alla criminalità organizzata, all’ingiustizia e alla disuguaglianza.

Scegliere un libro della collana Cronisti Scalzi significa non solo leggere una storia, ma anche sostenere il coraggio di chi ogni giorno si impegna per un futuro migliore. È un invito a unirsi a una battaglia comune, in cui le parole possono fare la differenza.

Claudio Cordova, giornalista e fondatore del quotidiano online Il Dispaccio, è specializzato in giornalismo investigativo.

Nel 2014 è stato nominato consulente della Commissione Parlamentare Antimafia. Ha vinto diversi premi per l’attività giornalistica, tra cui quello del Coordinamento Nazionale Riferimenti, “Giornalismo in trincea”, il premio “Letizia Leviti” e l’ “Arrigo Benedetti”, il Premio “Paolo Borsellino”.

Ha girato in Messico il documentario “La Terra degli alberi caduti” e nel 2022 è stato l’unico giornalista italiano a essere scelto dagli USA per l’Edward Murrow Program.

Ha pubblicato “Terra Venduta – Così uccidono la Calabria – Viaggio di un giovane reporter sui luoghi dei veleni” (Laruffa, 2010), “Il Sistema Reggio” (Laruffa, 2013), “Gotha – Il legame indicibile tra ‘ndrangheta, massoneria e servizi segreti deviati” (Paper First, 2019).

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