Calabria

Il 58,8% dei calabresi considera l’auto il mezzo più sicuro per i propri spostamenti

Verso una nuova normalità: come la pandemia ha cambiato le esigenze di mobilità dei calabresi tra nuove paure, necessità e abitudini. La seconda edizione dell’Osservatorio Mobilità e Sicurezza realizzato da Continental, cerca di rispondere a queste temi tracciando una fotografia del vissuto, delle percezioni e delle aspettative degli utenti della strada oggi e nel prossimo futuro. Per offrire uno spaccato completo dell’Italia, regione per regione, di come la pandemia ha cambiato le persone e come l’industry automotive sta reagendo al cambiamento, Continental si è affidato ai due importanti istituti di ricerca Euromedia Research e Ernst & Young.

In questo momento di ricerca di una nuova normalità e di convivenza con il Covid-19, l’automobile è ritenuta dal 58,8% dei calabresi il mezzo più sicuro con cui muoversi, ed è percepita oggi come sinonimo di prudenza responsabilità. Un dato rilevante, spiegabile soprattutto dai sentimenti negativi di ansia (36,3%) e di paura (18,8%) che accompagnano gli abitanti della regione e che sono il motivo principale dei loro cambiamenti di abitudini.

Il 45% degli intervistati dichiara di spostarsi in modo differente rispetto al periodo pre Covid-19, di questi il 33,3% per paura di uscire di casa e il 27,8% per timore dei mezzi pubblici.

Da sottolineare anche una riduzione drastica degli spostamenti (41,7%) e del conseguente minor bisogno di mobilità da ricondurre a delle cause oggettive come lo smartworking o la didattica a distanza (16,7%).

La domanda sorge spontanea: queste nuove abitudini sono destinate a perdurare nel tempo? In linea con i risultati ottenuto a livello nazionale, anche i calabresi non prevedono di tornare alle abitudini pre-covid a breve. L’83,3% manterrà le nuove abitudini “sicure” di spostamento anche in autunno e in inverno, il 72,2% anche quando sarà finita la pandemia e arriverà il vaccino.

 

La centralità dell’automobile

Dal cambio delle abitudini e dalle intenzioni di comportamento futuro emerge una mobilità che ha ancora, al centro, l’automobile come il principale e pre-scelto mezzo di trasporto. Un mezzo che gli intervistati desiderano sostenibile sia dal punto di vista economico che da quello ambientale e in grado di garantire spostamenti sicuri, efficienti e puliti.

Ma i calabresi sono orientati ad acquistare un nuovo veicolo e a cambiare quello attuale? Il 71,2% dice di no, o per motivi economici (il 38,6% del sub campione) o perché ritiene ancora affidabile il proprio mezzo (22,8%) o ancora per un’incertezza legata al futuro lavorativo (15,8%) e quindi a una sicurezza economica.

Lo scenario cambia radicalmente davanti all’ipotesi di poter usufruire di incentivi per l’acquisto di nuovi autoveicoli ecologici: in presenza di aiuti da parte dello Stato o delle Regioni, il 53,8% si dichiara propenso ad utilizzarli e cambiare la propria auto. Il 39,1% sceglierebbe un autoveicolo elettrico, il 21,7% a GPL, il 13% un veicolo ibrido plug-in e l’8,7% rimane ancorato alla tradizionale benzina.

 

 La trasformazione delle città

In previsione di un ritorno alla completa “normalità”, si avverte la necessità di ripensare la struttura, le viabilità e le infrastrutture delle città. Ben il 76,3% dei calabresi infatti desidera una mobilità fatta di sostenibilità vera che rispetti l’ambiente e che veda come protagonisti autoveicoli sicuri ed ecologicamente “puliti”, e non una mobilità fatta di monopattini elettrici, mono-ruota o biciclette (20%).

Consultati sulle misure utili per mantenere le città decongestionate dal traffico e più vivibili da un punto di vista di qualità dell’aria, il 45% degli intervistati suggerisce il potenziamento dello smartworking e dei servizi di prossimità, il 35% consiglia di puntare sull’elettrificazione dei veicoli, il 32,5% un maggior sostegno al trasporto pubblico, infine il 30% punta sulla pianificazione degli orari di ingresso nel lavoro, nelle scuole per ridurre gli orari di punta.

Questo desiderio di trasformazione però si scontra con la percezione della maggioranza delle persone (70%) che crede che il proprio Comune non sia ancora pronto ad accogliere questi cambiamenti di tipo sociale e strutturale.

 

Sostenibilità e ambiente

I blocchi della mobilità e delle attività produttive che hanno caratterizzato il lockdown hanno inciso positivamente sull’ambiente e, di pari passo, sembrava essere aumentata la consapevolezza e la sensibilità degli italiani rispetto al tema “ecosostenibilità”. Tuttavia, finita la fase emergenziale, più della metà degli italiani (53%) dichiara di prestare attenzione alle tematiche green come prima dell’emergenza sanitaria. La Calabria invece, inverte la tendenza e si dimostra una regione virtuosa e particolarmente rispettosa dell’ambiente: il 57,5% degli intervistati si dice infatti più attento al tema della sostenibilità rispetto all’epoca pre-Covid.

 

Sicurezza stradale

Il 70% si sente sicuro delle proprie capacità alla guida del proprio mezzo di trasporto.

Da cosa dipende la sicurezza stradale secondo i cittadini calabresi? L’elemento più importante viene ricondotto alla figura del guidatore (45%). Seguono poi i freni (15%), i sensori e i sistemi di guida assistita (12,5%) e gli pneumatici (7,5%).

In questo contesto rispettare il codice della strada significa compiere un atto di responsabilità verso sé stessi e gli altri utenti della strada (52,5%), adottare un comportamento che tutela dal rischio di incidenti (26,3%) ed evita di incorrere in sanzioni (16,3%), mentre per il 2,5% è un limite che impedisce loro di godere appieno delle prestazioni del proprio veicolo.

 

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