Il Consiglio regionale della Calabria interviene sulla vicenda di Amerigo De Grazia
Firmatari della mozione: Mannarino, Neri, De Francesco, Montuoro e Molinaro
Il 21 gennaio si riunirà il Consiglio regionale della Calabria e verrà esaminata la Mozione (n. 107 del 19 dicembre 2024) proposta dall’avvocato e consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Sabrina Mannarino, che ha ad oggetto la richiesta di attivazione della Task Force Venezuela istituita dal Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazione presso la Farnesina, per il Deputato Amerigo De Grazia.
Italo-Venezuelano e originario di S. Pietro in Amantea(CS), il politico è detenuto presso il centro di tortura di Helicoide ed è stato candidato alle recenti elezioni con l’opposizione al regime di Maduro.
Mannarino, con la Mozione in oggetto, chiede di agire a livello istituzionale per ottenere informazioni sullo stato di salute e di detenzione di De Grazia, del quale non si hanno più tracce da agosto 2024, come ha comunicato la figlia al consigliere regionale Fdi.
<< Nei confronti di De Grazia si stanno esplicando le violazioni dei più elementari diritti umani e dei principi democratici. Il trattamento che gli stanno riservando costituisce una violazione di tutti i diritti sanciti e tutelati dalla Costituzione Italiana agli artt.2,3, 49. >> Dichiara Mannarino, che precisa: <<La violazione più grave viene identificata in quella sancita dall’art. 13 della Costituzione, a mente del quale la libertà personale è inviolabile e non è ammessa forma alcuna di detenzione personale né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dall’autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.>>
<<Mi sono impegnata in prima persona, appoggiata dai colleghi Neri, De Francesco, Montuoro e Molinaro (firmatari della Mozione), per far luce su questa inacettabile situazione e operare celermente in modo da ottenere la liberazione di De Grazia.>> Conclude il consigliere regionale Mannarino, decisa a fare il possibile per vedere rispettati i diritti del politico italo-venezuelano e riportarlo alla sua famiglia.