Il Convento dei frati cappuccini: un luogo ricco di storia a Nocera Terinese
Una struttura affascinante, densa di una storia antica, capace di aggiungere nuovi passi ad un percorso lungo 5 secoli
A Nocera Terinese, comune della provincia di Catanzaro, il Convento dei frati cappuccini risale all’ultimo ventennio del 1500, fu punto di passaggio, di sosta, di riparo e ristoro per chi ne aveva bisogno.
Ma fu innanzitutto un luogo di meditazione e di studio.
Una struttura affascinante, densa di una storia antica, capace di aggiungere nuovi passi ad un percorso lungo 5 secoli. Come tutte le testimonianze architettoniche del passato, soprattutto quelle che hanno resistito ai sussulti della storia e della terra e che ospitavano comunità monastiche soppresse, la sfida principale riguarda il possibile riutilizzo con funzioni nuove.
Ed è senz’altro incoraggiante la scelta fatta a Nocera Terinese dove gli spazi di questo suggestivo luogo tornano ad essere fruibili da parte dei docenti e degli alunni di quel piccolo miracolo tutto calabrese che è il Conservatorio Tchaikovskj.
Per il Maestro Filippo Arlia «è una scelta lungimirante, in passato abbiamo già usufruito di questa struttura. Ringraziamo il Sindaco e l’amministrazione comunale per avercene concesso il riutilizzo, ci sarà formazione ma anche eventi che consentiranno di cogliere per intero ed amplificare, grazie alla musica, le emozioni che il convento è in grado di suscitare»
Da parte sua il sindaco di Nocera Terinese, Saverio Russo, evidenzia come la scelta si inquadri in un progetto di valorizzazione complessiva del Convento «per noi l’Istituto Tchaikovskj rappresenta un’occasione, non solo per il nostro territorio ma anche per tutto l’hinterland ed in definitiva per l’intera regione, è un vero e proprio fiore all’occhiello. Ecco perché intendiamo lavorare per creare attorno al Conservatorio un progetto di rilancio culturale del nostro territorio.
Abbiamo pensato – aggiunge il sindaco – di rendere il convento dei frati cappuccini un vero e proprio palazzo della cultura, non solo attraverso la presenza del Conservatorio ma anche mediante la biblioteca ed il Museo archeologico.
Ci stiamo impegnando per ottenere finanziamenti regionali ed avviare tutte queste attività
Gli spazi ci sono, il luogo è ideale e suggestivo, assegnargli una funzione di centro culturale è una scelta inevitabile e lungimirante»